Consulenza o Preventivo Gratuito

brevi

del 08/04/2010
di: La Redazione
brevi
Ha diritto al risarcimento del danno morale chi subisce ustioni durante un trattamento estetico. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna dei titolari di un centro estetico, ritenuti responsabili di lesioni colpose per aver provocato in una cliente delle bruciature alle gambe mentre questa era sottoposta a un trattamento depilatorio. I due imputati erano stati condannati dal tribunale di Macerata (sezione distaccata di Civitanova Marche) a pagare una multa di 600 euro e a risarcire la cliente per il danno biologico e morale, quest'ultimo quantificato in 2 mila euro. La Suprema Corte (quarta sezione penale, sentenza n. 13069) ha rigettato i ricorsi degli imputati, sottolineando, in particolare, che è punibile il «mancato controllo» da parte dei responsabili di un centro estetico «diretto a verificare che gli operatori del centro adottassero le ordinarie precauzioni volte ad evitare eventi di quel tipo», quali le ustioni.

Inizierà oggi in commissione Giustizia alla Camera l'esame del ddl del governo che prevede che le pene detentive non superiori a un anno possano essere scontate a casa o presso un altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza e la sospensione del processo con messa alla prova. Fallita per ora l'intenzione dell'esecutivo di dare una corsia preferenziale al provvedimento che costituisce uno dei pilastri del piano carceri portato in Consiglio dei ministri dal guardasigilli Angelino Alfano lo scorso 13 gennaio: non è stata trovata l'unanimità dei gruppi, infatti, alla proposta di assegnare il ddl in sede legislativa.

Sono pronti i protocolli attuativi per l'utilizzo della RU486 in Lombardia. Il documento è stato definitivamente messo a punto ieri, presso la Direzione generale Sanità, in un incontro con i rappresentanti della Società scientifica di Ostetricia e Ginecologia lombarda, sulla base di una bozza già condivisa dai responsabili di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali pubblici di Milano, appena prima di Pasqua.

Roberto Scarpinato, magistrato antimafia tra i titolari dell'inchiesta sulla presunta trattativa tra Stato e Cosa nostra, è stato nominato nuovo procuratore generale di Caltanissetta. La decisione giunge dal Csm che ha approvato la scelta con 16 voti a favore sul suo diretto concorrente Santi Consolo, vicecapo del Dipartimento del ministero della Giustizia, che ne ha avuti solo 8.

vota