
I tre interventi anticrisi. Il correttivo prende in esame la durata delle scorte nel caso in cui l'incremento di rimanenze finali va fatto risalire all'invenduto di merce a fronte di una contrazione delle vendite. L'intervento mira a sterilizzare l'effetto dell'invenduto sulle scorte. Il secondo correttivo interviene laddove lo studio presenta elementi di anaelasticità alla crisi, voci come beni strumentali, dipendenti, soci. In questi casi l'intervento proposto mira a mantenere in equilibrio il modello neutralizzando gli effetti di rigidità. Per i professionisti assume in questo contesto importanza la voce della contrazione dei compensi a seguito della dilazione e dei ritardi nei pagamenti. Il correttivo quindi mira a garantire la rappresentatività del modello neutralizzando gli effetti del ritardato incasso dei proventi. Il terzo intervento si applica alla totalità dei soggetti cui si applicano gli studi di settore, equilibra il modello di stima cogliendo situazioni di rigidità della struttura produttiva che potrebbe non essere modificabile nel breve periodo in funzione degli effetti di crisi e si rivolge a specifiche situazioni individuali e di carattere territoriale. Le elaborazioni sono state effettuate su un panel di 2 milioni di contribuenti che hanno applicato gli studi di settore nel quadriennio 2006-2009. I nuovi correttivi approvati diventeranno specifiche tecniche che saranno trasferite a Sogei per la versione aggiornata del software Gerico 2010.
Le reazioni. Per Claudio Carpentieri della Cna «La crisi, sull'anno 2009 ha colpito duramente specialmente nel settore delle manifatture. In questo settore, infatti, la riduzione dei ricavi media registrata per alcune attività arriva a sfiorare il meno 30%. È vero, anche, che oggi è stato dato parere favorevole alla validità tecnica e metodologia dei correttivi, per una valutazione sugli effetti occorrerà comunque aspettare le dichiarazioni dei redditi». Attende il responso di Gerico Andrea Trevisani responsabile fisco della Confartigianato, «La grave crisi economica che ha investito quasi tutti i settori nel 2009 ha imposto una profonda rivisitazione degli studi di settore applicabili per il citato anno. Gli effetti dei nuovi correttivi saranno valutabili solo in sede di applicazione dei redditi quando avremo il responso di GERICO. Specie in quest'anno di grave crisi l'utilizzo, in sede di accertamento degli studi di settore, va attentamente calibrato sulla concreta realtà delle imprese. Diviene fondamentale, in tale contesto, il contraddittorio come peraltro riconosciuto dalla stessa Amministrazione ma, ancor più compiutamente, dalla Corte di Cassazione.» Verifica sul campo per Beniamino Pisano di Casartigiani: «la reale efficacia dei correttivi dovrà ora essere verificata sul campo tenendo anche presente che nel corso del 2009 la crisi economica ha avuto caratteristiche diverse ed colpito le imprese artigiane in modo ancora più pesante rispetto all'anno 2008» e Antonio Vento di Confcommercio commenta: «Tenuto conto della maggiore incisività e durata della crisi durante l'anno trascorso, non può, nascondersi l'incertezza indotta dalla maggiore “variabilità” riscontrata all'interno dei singoli gruppi omogenei, che in fase di applicazione degli studi revisionati potrebbe portare in evidenza situazioni non colte dai correttivi».
La lapet incaricherà tutti i suoi presidenti provinciali di monitorare l'effettiva efficacia dei correttivi proposti. A fine incontro i rappresentanti di imprese e professioni hanno inviato all'Agenzia delle entrate una lettera nella quale si auspica che le prossime istruzioni ministeriali tengano conto del fatto che, per gli studi di settore, la gravidanza ed il puerperio, in base alle diverse condizioni delle contribuenti, siano indicate quali possibili cause di non normale svolgimento dell'attività. L'iniziativa recepisce una richiesta formulata dal comitato pari opportunità del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti.