
Dopo il 17 giugno 2017 sparirà il roaming nei paesi dell’UE, a determinate condizioni per gli utenti.
Il roaming nell’UE sparirà dopo giugno 2017. Il sovrapprezzo per utilizzare traffico voce e dati all’estero cesserà di esistere da luglio 2017, permettendo così a tutti noi di usare il cellulare alla tariffa di sempre.
Se per gli utenti è un vantaggio, la fine del roaming nell’UE potrebbe destabilizzare le compagnie telefoniche e comportare nuovi scenari economici, specie per il possibile abuso che se ne potrebbe fare. Per esempio, stipulare in Italia un abbonamento telefonico con un operatore di un altro paese UE a tariffe più vantaggiose.
Per scongiurare l’avverarsi di un simile scenario, la Commissione europea in questi giorni sarà impegnata a definire le condizioni a cui gli utenti dovranno sottostare.
Al momento, la proposta avanzata dalla Commissione europea presenta i seguenti punti: l’utente potrà usare la propria tariffa nazionale per 90 giorni, dovrà connettersi alla rete nazionale una volta ogni 30 giorni e avrà dei limiti stabiliti dalle singole compagnie telefoniche, sia di tempo per le chiamate e l’uso di internet, sia di quantità per gli sms e l’invio di altri dati.
Ogni eccedenza, di tempo e traffico, avrà un sovrapprezzo per l’utente che per la Commissione deve essere pari al massimo a 4 centesimi di euro al minuto, un centesimo per sms, 0,85 centesimi al MB.