
La nuova Agenzia punta ad assicurare l'unitarietà degli interventi di confisca, consentendo una più rapida e efficace destinazione dei beni sequestrati. Soddisfatto per l'ok unanime, il ministro dell'interno Roberto Maroni, che ha sottolineato lo «spirito di grande intesa» che ha portato all'approvazione del provvedimento: «È importante il voto unanime del parlamento. Le forze politiche sono unite in uno sforzo che i cittadini apprezzeranno».
Maroni si è impegnato «a tornare in parlamento per rendere noti i risultati» del funzionamento dell'Agenzia e «introdurre modifiche e suggerimenti per rendere questo strumento ancora più efficace».
Il presidente del senato Renato Schifani, intanto, «apprezza» l'ordine del giorno presentato nell'aula del senato dai senatori del Pdl Carlo Vizzini e Filippo Berselli, che nell'ambito dell'esame del decreto hanno chiesto al governo di «stabilire una sede operativa» del nuove ente a Palermo, visto che la sua sede principale è stata localizzata nella città di Reggio Calabria. «Apprezzo molto», ha detto parlando a margine della premiazione del concorso «Vorrei una legge che» riservato alle scuole italiane, «l'ordine del giorno Vizzini, perché la Sicilia purtroppo esprime quasi il 50% dei beni confiscati alla criminalità organizzata e quindi una migliore funzionalità gestionale dell'Agenzia presuppone una sede distaccata a Palermo».
«Tra l'altro», ha aggiunto Schifani, «giorni fa il ministro dell'interno mi ha assicurato che è sua intenzione promuovere questa scelta. Maroni mi ha detto che la condivide e che si muoverà in tal senso: l'ordine del giorno Vizzini verrà accolto dal governo».