
Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, torna a parlare della pratica del massimo ribasso. E lo fa a proposito delle mense scolastiche durante un convegno organizzato da Coldiretti.
Secondo l’associazione, infatti, il giro d’affari intorno alla ristorazione per le scuole è di circa 1,3 miliardi. Ma, purtroppo, si tratta di un servizio che difficilmente lascia soddisfatti bambini e genitori. Per Coldiretti, un italiano su 5 non è per niente soddisfatto della qualità del cibo offerto ai propri figli, mentre il 42% lo ritiene appena sufficiente. L’83% degli intervistati, addirittura, ritiene che le mense dovrebbero proporre cibi più sani e di migliore qualità anche per educare le nuove generazioni a un consumo più consapevole del cibo.
Duro il commento di Cantone: “Lo sappiamo tutti che in alcuni ambienti le mense fanno veramente schifo, ma c’è una ragione: il risparmio. Infatti non è un caso che la nuova legge sul codice degli appalti preveda espressamente un’indicazione anche per quanto riguarda i servizi di mensa e ristorazione, prevedendo espressamente che si debba evitare la gara con il massimo ribasso, perché gara con il massimo ribasso significa utilizzare prodotti di scarsa qualità”.
Coldiretti ha poi lanciato un allarme sui cosiddetti “appalti verdi”, che impegnano le aziende che forniscono servizi di mensa a utilizzare il 20% di prodotti Igp o Dop, il 15% di carne biologica e il 20% di pesce bio, oltre all’utilizzo di frutta e verdura di stagione. Ebbene, a 4 anni dall’approvazione di questa norma, il recepimento stenta a decollare.