
Si è molto discusso nei mesi scorsi del limite all’uso del denaro contante con un tetto fissato a 1.000 euro che dovrebbe prevenire l’evasione fiscale e il riciclaggio. Ora, però, c’è chi chiede di innalzare nuovamente questo livello portandolo a 3.500 euro: è la proposta, contenuta in un ddl, che ha presentato il senatore di Forza Italia Paolo Galimberti. Secondo il parlamentare, quella di limitare l’uso del denaro contante a 1.000 euro è stata una scelta che si è rivelata controproducente, facendo perdere opportunità economiche al tessuto imprenditoriale.
L’idea di Galimberti ha ricevuto il plauso dei commercianti e degli esercenti, che fin da subito si erano opposti alla norma, lamentando che questa limitazione si sarebbe riflessa sui clienti stranieri, abituati a corrispondere anche grosse cifre in contanti. Secondo Galimberti, nel nostro paese vi sono circa 15 milioni di persone “unbanked”, cioè che non detengono il proprio denaro in nessun istituto di credito perché non si sentono tutelate dalle banche e che preferiscono custodire il proprio contante in luoghi meno “convenzionali”. E se Confesercenti ha già fatto sapere di essere d’accordo con la proposta, ora la palla passa al Senato che dovrà decidere se portare avanti l’idea di Galimberti e, dunque innalzare il limite di utilizzo del contante.