
Così impostato, il sistema Spg ha consentito alle aziende europee di operare un'adeguata pianificazione per le forniture di materie prime o semilavorati, scegliendo i paesi di origine dai quali l'impatto di un dazio ridotto o esente si traduceva in una maggiore competitività sui prezzi dei prodotti finiti. Il nuovo regolamento può ora generare qualche criticità giacché i paesi ora contemplati dalla nuova previsione sono soltanto 90. In particolare, 49 sono i paesi classificati Ldcs (Least developed countries) che seguiranno il regime cosiddetto Eba (Everything but arms), mentre 41 sono gli stati classificati dalla World Bank come economie a «reddito basso» o «reddito medio-basso». Per i paesi riconosciuti più bisognosi, la cui lista è tuttora in via di definizione e comprende al momento soli dieci paesi, oltre alle Spg standard (dazi ridotti o esenti), saranno applicate anche le Spg+ che prevedono per tutte le merci dazio zero (anche tessili e prodotti della pesca).
Nel nuovo sistema Spg, lo status dei paesi è soggetto a continua valutazione da parte della Commissione Ue. Quando un paese non fa più registrare i requisiti di reddito richiesti per beneficiare delle preferenze, viene rimosso dalla lista. Tale circostanza si verifica in due casi: (i) se la Banca mondiale classifica il paese come «economia ad alto reddito» o a reddito «medio alto» per tre anni consecutivi; (ii) se viene siglato un accordo preferenziale bilaterale.
Tra i paesi ora esclusi dalle Spg vanno segnalati alcuni territori d'oltremare, che hanno già ottenuto un accesso alla preferenzialità, i paesi oramai non più eleggibili per avere sottoscritto accordi commerciali bilaterali, quali per esempio i paesi dell'Euromed (Marocco, Tunisia ecc.) e del Cariforum (Belize, Antigua, Barbados, Giamaica ecc.), taluni paesi africani e del Pacifico (Zimbabwe, Mauritius, Papua Nuova Guinea ecc.). A questi si aggiungono la Cina e, a breve, anche l'India. Entrambi i colossi asiatici, infatti, in ragione della forte crescita degli ultimi anni, escono dai parametri riferiti ai paesi in via di sviluppo.
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