
Scaduto ieri il termine per la presentazione degli emendamenti, la commissione Bilancio comincerà a votarli mercoledì, con l'obiettivo di portare la manovra in Aula il 17 dicembre, riducendo a 300 il numero delle proposte di modifica, aggiunge il deputato del centrosinistra. Il quale annuncia anche misure su cuneo fiscale, pensioni, cassa integrazione e sul capitolo casa.
Restyling
previdenziale
Quanto al restyling previdenziale, il relatore avverte che «si sta lavorando sulle indicizzazioni delle pensioni e», come era nelle intenzioni dei senatori, durante la prima lettura del disegno di legge, soprattutto per elevare la soglia della rivalutazione automatica al 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo; la versione del provvedimento uscita da palazzo Madama stabilisce che, per il triennio 2014-2016, la perequazione delle prestazioni avvenga al 100% per quelle pari o inferiori a 3 volte il minimo Inps (1.443 euro lordi al mese), al 90% per quelle tra 3 e 4 volte, al 75% per quelle tra 4 e 5 volte, al 50% per quelle tra 5 e sei volte il minimo, quando poi scatterà il blocco del livellamento per il 2014.
La web tax
Fra le correzioni depositate nelle ultime ore, «che intercettano l'assenso della gran parte dei gruppi» (quindi, con buone chance di arrivare in porto), dichiara il presidente della Bilancio Francesco Boccia del Pd, ce n'è una sulla cosiddetta «web tax», laddove i servizi online «produrranno, finalmente, valore aggiunto anche in Italia, perché non è più accettabile che le multinazionali» di internet «eludano integralmente il sistema fiscale nazionale, pur operando a tempo pieno, e muovendo centinaia di milioni di euro, sul nostro territorio»; quanto, poi, all'imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin tax), si va verso l'allargamento del prelievo e, nel contempo, verso la riduzione dell'attuale tassa, ovvero «si pagherà meno, ma pagheranno tutti, e il gettito fiscale sarà usato per finanziare l'abbassamento del costo del lavoro».
Patto di stabilità
e cartelle
Sul tavolo dell'organismo parlamentare, inoltre, interventi per rivedere le regole del Patto di stabilità interno dei comuni e sul dissesto idrogeologico, nonché l'iniziativa, a firma di Enrico Zanetti (Sc), per «rottamare» le cartelle esattoriali con agevolazioni che consiste, riferisce, nell'opportunità di affiancare alla possibilità (già contemplata) di non dover corrispondere gli interessi di mora «anche quella di ottenere un abbattimento degli importi dovuti a titolo di sanzioni», mentre dovranno essere corrisposti integralmente gli altri importi e, in particolare, «quelli dovuti a titolo di imposta, contributo, tariffa o simili», proprio perché, evidenzia il deputato, non si tratta di un condono.
Le proposte
di Forza Italia
Da Forza Italia arrivano 170 emendamenti, quelli chiave incentrati, dice Daniele Capezzone, alla guida della Finanze, su capitoli che vanno dall'eliminazione della tassazione sull'abitazione principale e dell'Irpef sulle case sfitte alla diminuzione dell'Iva di 2 punti percentuali nel prossimo biennio. Infine, Gregorio Gitti (Sc) chiede la non applicazione dell'incremento del calcolo dell'Ires agli intermediari finanziari, poiché le società finanziarie hanno già subito un incremento dell'addizionale dell'8%.
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