
Proroga gratuita in caso di moratoria per 12 mesi
La proroga della validità della garanzia del Fondo dovuta alla sospensione del rimborso del finanziamento per 12 mesi, non implica il versamento di alcuna commissione aggiuntiva, da parte delle imprese richiedenti. Il Mcc concederà la proroga senza ulteriori valutazioni da parte del Comitato. Per l'applicazione, sarà sufficiente una comunicazione di variazione della durata autorizzata dal soggetto finanziatore. Per questo è prevista la firma di un modulo che dovrà essere inviato compilato in ogni sua parte e sottoscritto dall'impresa beneficiaria del finanziamento. La banca dovrà effettuare la richiesta di proroga, entro sei mesi dalla data della delibera di allungamento, o sospensione, mediante posta (raccomandata con avviso di ricevimento) o per fax al numero 06-47915557 o tramite la procedura telematica. A seguito della trasmissione della richiesta, il Mcc provvede a variare la durata della garanzia del Fondo, senza bisogno di comunicare l'accoglimento della domanda, in quanto a seguito della circolare l'esito di approvazione è scontato e rientra in una procedura automatica. La circolare 655/2013 spiega, inoltre, che sarà consentita la presentazione di nuove richieste di intervento a fronte di operazioni di finanziamento oggetto di allungamento della durata, non già garantite dal Fondo. Ciò significa che se l'impresa ha in corso un finanziamento non garantito dal Fondo di garanzia e decide di avvalersi dell'allungamento della durata previsto dall'accordo Abi, può accedere alla garanzia del Fondo in funzione di questa operazione.
Monito alle banche
La circolare 656/2013 si concentra invece sui casi in cui l'impresa non riesca a rimborsare il finanziamento e la banca sia quindi costretta a rivalersi sul Fondo di garanzia. Il Mcc sostiene che alcune banche, nelle more della definizione del procedimento di liquidazione della perdita e senza attendere la conclusione dell'accertamento istruttorio e il conseguente provvedimento di liquidazione della perdita medesima, hanno avviato una procedura monitoria, chiedendo l'emissione di un decreto ingiuntivo, ovvero hanno notificato una citazione in giudizio nei confronti del Fondo di garanzia. Il Mcc ha quindi colto l'occasione per ribadire le procedure e i tempi stabiliti dal regolamento del Fondo, sottolineando la necessità di seguire le procedure e stigmatizzando le banche che le ignorano adendo a via legali prima dei tempi previsti.
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