
Il Cndcec precisa che detti documenti possono essere applicati da tutti i componenti i collegi sindacali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere. Gli schemi ivi contenuti sono stati elaborati tenendo conto della circolare n. 30 del Mef approvata in data 1/7/04. Il Consiglio auspica, tuttavia che gli stessi vengano adattati alle diverse realtà di riferimento e che i sindaci tengano conto che in essi sono fornite indicazioni riferite esclusivamente, alla normativa nazionale in materia di aziende sanitarie, mentre per quanto concerne l'eventuale diversa normativa regionale vigente in materia, sarà cura dei membri degli organi di controllo di provvedere agli opportuni adattamenti ed integrazioni.
La predisposizione delle bozze di verbali tiene in considerazione il fatto che per lo svolgimento dell'attività di controllo nelle Asl e nelle Ao, il collegio sindacale vigila sulla regolarità amministrativa e contabile della gestione in tre fasi distinte ossia:
- Preventivamente, con l'analisi del processo di programmazione e l'esame del bilancio preventivo;
- In forma concomitante, con le verifiche periodiche nel corso dell'esercizio;
- A posteriori, con il controllo del processo di rendicontazione e il parere al bilancio d'esercizio.
Da ciò deriva, appunto l'elaborazione di tre specifici schemi:
1) Il parere al bilancio preventivo che deve esprimere un parere di conformità ai modelli di rappresentazione contabile nonché di attendibilità, ragionevolezza, congruità e coerenza delle previsioni economiche dell'ente.
2) La verbalizzazione periodica che descrive sinteticamente l'attività compiuta e le deliberazioni assunte.
3) La relazione al primo semestre che riporta il processo di pianificazione strategica, gli atti di programmazione esecutiva ed operativa; illustra l'andamento della situazione economica e finanziaria; riassume l'attività del Collegio e contiene eventuali considerazioni finalizzate al miglioramento del sistema amministrativo dell'azienda.