
Al vaglio di palazzo Chigi c'è anche la legge di delegazione europea-bis per l'anno 2013. Il provvedimento conferisce al governo le deleghe legislative necessarie per recepire gli atti dell'Ue che recano una scadenza ravvicinata, tale da non consentire il rinvio al ddl di delegazione europea 2014.
La novità più rilevante è la delega per la predisposizione di un Testo unico sul diritto di asilo, che dovrà riordinare le disposizioni ora contenute in quattro diversi dlgs (nn. 85/2003, 140/2005, 251/2007 e 25/2008) e in tre di prossima emanazione. In arrivo anche l'attuazione della decisione quadro 2006/960/Gai, relativa alla semplificazione dello scambio di informazioni tra le autorità degli Stati Ue incaricate dell'applicazione della legge. In particolare, la normativa è volta a potenziare la collaborazione ai fini dello svolgimento di indagini penali o di operazioni di intelligence criminale. Il termine per l'esercizio della delega è di sei mesi.
In ambito fiscale, l'esecutivo viene delegato infine a recepire due recenti direttive in materia di Iva (2013/42/Ue e 2013/43/Ue, entrambe dello scorso 22 luglio), seppur senza un termine obbligatorio. La prima è finalizzata all'implementazione del Qrm (Quick reaction mechanism), un meccanismo di reazione rapida contro le frodi che consente agli Stati di imporre per un breve periodo il sistema dell'inversione contabile nei settori interessati dai fenomeni illeciti. La seconda riguarda l'applicazione facoltativa fino al 2018 del reverse charge a determinate cessioni di beni o prestazioni di servizi che presentano un maggior rischio di evasione (vendita di telefoni cellulari, tablet e pc, gas ed energia, servizi di telecomunicazione ecc.).