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L'Ue: si paga in contanti

del 23/03/2010
di: di Gianluca Cazzaniga
L'Ue: si paga in contanti
I negozianti di Eurolandia dovrebbero sempre accettare pagamenti in contanti, anche con banconote di grosso taglio. È quanto emerge una raccomandazione che la Commissione europea ha adottato ieri. L'obiettivo è fare chiarezza sulle conseguenze pratiche legate al corso legale dell'euro. La moneta unica è stata adottata da sedici stati membri dell'Ue, ma le interpretazioni circa il corso legale degli euro contanti variano da paese a paese. «Questa raccomandazione porta benefici concreti ai cittadini europei nella loro vita quotidiana», ha dichiarato il commissario europeo agli affari economici e monetari, Olli Rehn. «È un problema che riguarda i diritti dei consumatori: in linea di principio, i pagamenti in contanti dovrebbero essere sempre accettati nei negozi». In genere un negoziante dovrebbe rifiutarsi di accettare banconote di grosso taglio solo in certi casi: per esempio, se non ha abbastanza resto da dare al cliente o se c'è sproporzione tra la somma da pagare e il valore della banconota. Tuttavia il rifiuto di un pagamento in contanti non dovrebbe essere la norma. Se un negoziante espone un'insegna che vieta in ogni caso il pagamento con banconote da 200 o 500 euro non si tratta di un problema di buona fede. Per ora l'esecutivo europeo si è limitato a proporre delle linee guida, per uniformare le prassi vigenti nei 16 paesi dell'Eurozona. Ma la raccomandazione adottata da Bruxelles include una clausola di revisione: la Commissione Ue ne esaminerà l'attuazione fra tre anni, per capire se è il caso di proporre regole vincolanti o no.

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