
In tali ipotesi, infatti, non è possibile avvalersi del modello F24 precompilato, ma è necessario predisporne un altro, con i codici tributo relativi al quantum da pagare e il codice atto evidenziati nella comunicazione. La risoluzione istituisce 51 codici, relativi a 17 diverse tipologie di prelievo (per ognuna vi sono infatti tre voci: imposta, interessi e sanzioni), e fornisce una tabella di raccordo con i codici tributo utilizzati per il versamento spontaneo.
Con riferimento agli sgravi tributari fruiti in maniera indebita, i codici comprendono il credito d'imposta per le imprese cinematografiche, quello per il nuovo lavoro stabile nel mezzogiorno, senza dimenticare quello per il recupero da parte delle banche di rate, interessi e spese di gestione sui finanziamenti agevolati concessi ai soggetti colpiti dal terremoto in Emilia. I nuovi codici interessano poi le imposte sugli immobili all'estero (Ivie), sulle attività finanziarie detenute oltre confine (Ivafe), sui capitali scudati e sui contratti di assicurazione. Pagamenti parziali tramite F24 anche per le comunicazioni relative a un'errata fruizione degli ecoincentivi per l'acquisto di veicoli «green». Disciplinato dal dl n. 83/2012, l'aiuto statale consisteva in contributo pari al 20% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 5 mila euro. In caso di versamento o compensazione parziale, i neo-istituti codici vanno esposti nella sezione «Erario», nella colonna «importi a debito versati», riportando anche il codice atto e l'anno di riferimento reperibili all'interno dell'avviso.
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