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Ad ogni regione la sua sanità

del 31/10/2013
di: La Redazione
Ad ogni regione la sua sanità
C'è chi preferisce le cure del Servizio sanitario nazionale e chi invece si affida alle cliniche private; c'è chi ha imparato a sfruttare tutte le potenzialità dell'assistenza sanitaria integrativa e chi inizia ad affacciarsi alle opportunità del welfare contrattuale degli studi professionali. Poi ci sono le regioni virtuose che riescono a contenere la spesa e quelle che superano le risorse disponibili. È uno spaccato della sanità in Italia, l'indagine sul territorio promossa dalla Cassa di assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali. Il Centro studi Cadiprof ha infatti avviato il monitoraggio delle prestazioni erogate regione per regione per analizzare i comportamenti e le tipologie di servizi dei dipendenti degli studi professionali iscritti alla Cassa.

E i primi risultati, riferiti al 2012, che emergono nelle quattro regioni campione (Campania, Lazio, Lombardia e Veneto) sono una mappatura analitica delle tendenze in atto nella popolazione degli studi professionali nei rispettivi territori in rapporto all'assistenza sanitaria integrativa. Non senza qualche sorpresa. A cominciare dal numero di prestazioni erogate dal Ssn che supera abbondantemente le strutture private. Posizioni che si invertono, invece, se si guarda alla spesa sanitaria, che risulta più elevata per le prestazioni erogate attraverso le strutture private. Un altro dato interessante riguarda poi la domanda di prestazioni che assume rilievi notevoli in quelle regioni dove è maggiormente consolidata la presenza di personale degli studi, ma anche la cultura dell'assistenza sanitaria integrativa.

«Si tratta di una nuova iniziativa che ci consente di analizzare nel dettaglio le prestazioni più richieste nei diversi territorio, anche in relazione alle differenti offerte sanitarie regionali. Un patrimonio informativo che potrebbe essere utilizzato per studiare specifici programmi di assistenza tarati sulle differenze che possono essere riscontrate», commenta il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. «È un modo per essere ancora più vicini ai nostri iscritti e comprendere al meglio le loro esigenze».

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