
Come già accaduto per le norme sui tagli ai costi della politica, prima inserite nel disegno di legge sul Codice autonomie e poi anticipate in Finanziaria, il ministro Roberto Calderoli, è riuscito nuovamente nell'impresa di accelerare l'entrata in vigore di una riforma in cantiere. Questa volta è toccato alle norme sulla liberalizzazione della piccola attività edilizia previste nel ddl sulla semplificazione (scritto a quattro mani con il ministro della funzione pubblica Renato Brunetta) approvato in consiglio dei ministri il 12 novembre scorso (si veda ItaliaOggi del 13/11/2009) e assegnato alla commissione bilancio di Montecitorio (AC 3209). L'art. 5 del ddl (si veda il box in pagina) è stato integralmente recepito nel dl incentivi approvato ieri dal consiglio dei ministri. “Si tratta di un articolo fondamentale, su cui abbiamo lavorato intensamente insieme al ministro Raffaele Fitto, per consentire, finalmente, a tutti i cittadini, di essere realmente padroni a casa propria”, ha detto Calderoli, ringraziando i Tremonti e Scajola per aver dato il via libera all'anticipazione delle norme. «Con l'articolo che abbiamo inserito nel decreto», spiega Tremonti, «le opere interne alla casa si potranno fare a meno che non ci sia una legge regionale che le vieta». E nelle regioni in cui non è stato attuato il piano casa che, tra le altre cose, predisponeva la semplificazione delle procedure per le opere di manutenzione, si potrà far riferimento al dl incentivi. Sulla compatibilità della nuova norma con le competenze regionali il ministro Fitto non ha dubbi. «L'intervento deciso dal consiglio dei ministri si muove nel rispetto delle competenze legislative regionali in materia e consente un completamento, per le parti di competenza statale, del piano casa e dell'accordo con le regioni».
L'unico adempimento che bisognerà ricordarsi di rispettare, prima di dare il via ai lavori, sarà la comunicazione telematica al comune, nella quale si dovranno allegare le eventuali autorizzazioni obbligatorie richieste dalla legge. Perché in ogni caso la liberalizzazione della piccola attività edilizia non potrà prevalere sugli strumenti urbanistici né derogare alle normative antisismiche, antincendio, igienico-sanitarie e di sicurezza. Per gli interventi di manutenzione straordinaria (che non dovranno interessare le parti strutturali dell'edificio né modificare il numero delle unità immobiliari o la cubatura) bisognerà indicare il nome dell'impresa che effettuerà i lavori. Stesso discorso per l'installazione di strutture rimovibili, opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, pannelli solari, fotovoltaici e termici.
Nel decreto legge sugli incentivi è stata anche anticipata la proposta del ministro Brunetta sul bonus per l'incentivazione degli abbonamenti alle linee veloci di connessione a internet.