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Tabacco, Europa divisa sulle norme

del 05/10/2013
di: da Bruxelles Angelo Di Mambro
Tabacco, Europa divisa sulle norme
Sono giorni decisivi per l'approvazione della direttiva sui prodotti del tabacco. Dopo aver rinviato già una volta il voto a inizio settembre, il Parlamento europeo ci riprova la settimana prossima, in occasione della sessione plenaria di Strasburgo, in una situazione di totale incertezza. Gli eurodeputati sono spaccati: S&D, Gue e Verdi da un lato, a sostenere la proposta della Commissione Ue, e Ppe, Eld ed Ecr dall'altro, a spendersi per una maggiore flessibilità delle norme. I liberali dell'Alde mèdiano probabilmente faranno da ago della bilancia. Ieri, 16 ministri della salute europei (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Lettonia, Irlanda, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Finlandia, Grecia, Olanda, Ungheria, Malta, Svezia e Slovenia) hanno firmato una dichiarazione comune che auspica un'accelerazione dei tempi di approvazione in Parlamento per arrivare all'approvazione definitiva della direttiva «entro la fine dell'anno». Gli stati ricordano che la direttiva è «coerente con la convenzione quadro sul tabacco dell'Organizzazione mondiale della Sanità, di cui i membri dell'Ue sono firmatari». Per iniziare il confronto interistituzionale e completare l'iter legislativo, in effetti, manca il pronunciamento dell'Europarlamento. I ministri della salute hanno già definito una posizione comune il 21 giugno scorso, con i messaggi anti-fumo che dovranno coprire il 65% dei pacchetti e la proibizione della vendita delle sigarette aromatizzate, come quelle al mentolo. La proposta iniziale della Commissione, presentata a fine 2012 per sostituire la legislazione vigente (direttiva 37/2001/CE), prevede il bando degli additivi di ogni genere, lo stop alle aromatizzate e alle «slim», con gli avvisi anti-fumo che dovrebbero arrivare a coprire il 75% dei pacchetti e nuovi limiti sul contenuto di nicotina, condensato e monossido di carbonio, oltre a un nuovo sistema di tracciabilità per limitare il contrabbando. Secondo la proposta dell'esecutivo i prodotti contenenti nicotina, come le sigarette elettroniche, dovrebbero recare avvertenze relative alla salute e, superata una certa doglia di nicotina, essere autorizzate e vendute solo come medicinale. Martedì Strasburgo voterà sulla proposta di abbassare la copertura dei pacchetti con messaggi anti-fumo al 50%, l'Alde non vuole limitazioni sulle sigarette elettroniche, Ppe ed Eld hanno presentato emendamenti contro le restrizioni sull'uso di additivi e contro i tetti su nicotina, condensato e monossido di carbonio.
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