Più tempo per le nuove accise sul carburante utilizzato nella cogenerazione. Fino al 31 dicembre 2013 continueranno ad applicarsi i coefficienti già in vigore, ossia quelli individuati dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas con la delibera n. 16/98, ridotti del 12%. È quanto prevede il dpcm 23 luglio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 di ieri. L'articolo 3-bis del dl 16/2012 ha stabilito che, in caso di produzione combinata di energia elettrica e calore, i combustibili utilizzati debbano scontare le aliquote appositamente rideterminate da un decreto del ministro dello sviluppo economico, adottato d'intesa col Mef. Il provvedimento dovrebbe ritoccare per un quinquennio le percentuali di tassazione, partendo da quelle previste per l'energia elettrica e adattandole sulla base sia dell'efficienza media del parco cogenerativo nazionale, sia delle diverse tipologie di impianto, sia della normativa comunitaria in materia di alto rendimento. In fase transitoria, nelle more dell'emanazione del dm, è stata prevista l'applicazione dei vecchi coefficienti fino al 31 dicembre 2012. L'articolo 1, comma 388 della legge 228/2012 ha, però, prorogato il termine al 30 giugno 2013, prevedendo al contempo la facoltà per il governo di prendere ulteriore tempo. Circostanza che si è verificata con il dpcm di ieri, che ha spostato la scadenza a fine anno. La motivazione del differimento è data «dalla necessità di effettuare ulteriori approfondimenti di natura fiscale al fine di garantire la tutela degli interessi erariali», spiega palazzo Chigi. Mse e Mef, pertanto, dovranno predisporre entro il 2013 le misure fiscali applicabili ai combustibili impiegati negli impianti cogenerativi che producono contemporaneamente energia elettrica e calore per riscaldamento.
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