Il decreto 2 agosto 2013 n. 106 del ministero della giustizia (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 settembre 2013, in vigore da oggi) corregge, dunque, i parametri stabiliti dal decreto ministeriale 140/2012, per i notati, ma anche per assistenti sociali e attuari.
Vediamo come.
Per i notai viene mantenuta la descrizione esemplificativa in fasi dell'attività notarile, ma senza introdurre una suddivisione per poi procedere ad una liquidazione del compenso per ogni singola fase. L'attività notarile dunque si articola in tre fasi: fase istruttoria; fase di stipula; fase successiva alla stipula.
Non si è proceduto a un ritocco in basso della misura dei parametri rimodulati con l'introduzione di nuovi scaglioni.
È rimasta ferma, nonostante il parere contrario del consiglio di stato, l'individuazione di due sezioni all'interno della tabella relativa ad “altri atti”: il maggior dettaglio nella descrizione degli atti non si traduce in irrigidimento dei parametri, che rimangono puramente indicativi per il giudice che procede alla liquidazione.
Novità anche per le tariffe degli assistenti sociali, la cui attività viene distinta per aree: relazionale, gruppi e comunità, didattico-formativa, studio e ricerca, progettuale-programmatoria e di amministrazione dei servizi.
Per gli attuari le attività sono distinte in quelle riservate per legge e nelle altre attività. Quelle riservate consistono nell'autorizzazione all'attività assicurativa; quelle su incarico delle imprese assicurative e quelle per le società di revisione.
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