
Lo ha deciso ieri la camera, con votazione a scrutinio segreto.
Per il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa e per il Consiglio di presidenza della Corte dei conti i candidati sono stati scelti tra professori universitari ordinari di materie giuridiche o avvocati con almeno 20 anni di esercizio professionale. Per il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, tra professori universitari in materie giuridiche o soggetti abilitati alla difesa dinanzi alle Commissioni tributarie iscritti ai rispettivi albi professionali da almeno 12 anni.
«L'elezione nel Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa mi onora e mi impegna in una seria responsabilità di lavoro», ha commentato il neoeletto Mantini, aggiungendo: «La giustizia giusta ed efficiente va ricercata in ogni campo, le semplificazioni amministrative vanno intensificate, i conflitti di interesse contrastati e risolti, la crisi del principio di legalità va affrontata con decisione. Occorre tornare a percepire le amministrazioni pubbliche come un valore e le professionalità delle burocrazie come una risorsa al servizio del paese. Nel diritto amministrativo l'Italia ha un grande passato ma deve preoccuparsi del suo futuro».