
L'elemento di maggior rilievo, preannunciato dal ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, è che sarà concesso un po' di ossigeno alle imprese mediante una dilazione del versamento delle imposte, a patto di dimostrare di avere dei conti in sospeso con l'amministrazione pubblica, ossia dei crediti certificati. Nella scia di questa iniziativa, c'è anche un'altra norma per far salire, a partire dal 2014, da 700 mila euro a un milione la soglia di compensazione fra debiti e crediti fiscali; il limite, però, si legge nel testo, viene ulteriormente innalzato fino a 2 milioni per le società con bilanci certificati, e arriva a 4 milioni nel caso di società quotate in borsa.
Per favorire, poi, la crescita economica e sopperire alla crisi di liquidità del tessuto produttivo i canali di approvvigionamento di denaro per le imprese, soprattutto per quelle di piccole e medie dimensioni, diventeranno più «soft» sotto il profilo fiscale, poiché si va verso la cancellazione di alcune forme di tassazione legate all'accensione di mutui e garanzie di varia natura sui contratti di finanziamento a medio e lungo termine; e non è tutto, perché si prevede anche l'applicazione della ritenuta del 20% sugli interessi e sugli altri proventi corrisposti ai fondi mobiliari chiusi che «investono esclusivamente in titoli obbligazionari, e le cui quote sono detenute da investitori qualificati». E con i fondi strutturali Ue saranno coperti dei voucher a fondo perduto (di 10 mila euro) per la digitalizzazione aziendale, ossia per dotarsi di software, hardware o per ottenere la connessione a banda larga, o ultralarga. Converrà, inoltre, assumere una figura professionale «con almeno un anno di esperienza lavorativa nel campo del commercio internazionale», visto che si disporrà di un credito d'imposta del 35% delle spese annue affrontate per il suo mantenimento per un periodo non superiore a 36 mesi, anche non consecutivi.
Corposo, a seguire, il «pacchetto» di misure riguardanti l'energia e i carburanti. In arrivo l'anagrafe dei distributori di benzina, tenuti a comunicare i propri dati per dimostrare il rispetto delle norme di sicurezza delle pompe, altrimenti non potranno continuare l'attività; l'obiettivo che si prefigge la norma è di giungere in un paio d'anni a chiudere 5 mila impianti inefficienti, aumentando la concorrenza e azzerando le differenze di prezzo con gli altri paesi europei. Diventa fondamentale per comprare, vendere, o affittare un immobile possedere un attestato di prestazione energetica, pena la nullità del contratto. E, infine, la Sardegna potrà indire una gara per la realizzazione di una centrale a carbone pulito con stoccaggio di CO2 nel Sulcis: al vincitore verrà erogato un incentivo per 20 anni pari a 30 euro a MWh, i cui oneri saranno a carico del sistema elettrico «tramite prelievo in tariffa».
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