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Il sindaco non blocca il circo con gli animali

del 10/09/2013
di: Dario Ferrara
Il sindaco non blocca il circo con gli animali
Niente stop al circo con gli animali da parte del Comune. Almeno fino al prossimo 11 dicembre, data in cui è fissata l'udienza per entrare nel merito dell'ordinanza emanata a Brindisi contro i tendoni itineranti degli acrobati che si portano appresso elefanti e leoni. È quanto emerge dall'ordinanza 399/13, pubblicata dalla prima sezione del Tar Puglia, sezione distaccata di Lecce. Sospesa l'efficacia del provvedimento adottato dall'amministrazione locale che oltre al circo vieta anche, per esempio, i baracconi del tiro a segno che danno in premio un animale. L'ordinanza, in particolare, subordina lo svolgimento dell'attività circense al preliminare deposito di apposita dichiarazione dalla quale risulti che non è previsto l'uso di animali. Il problema è che la legge 337/68 consente l'utilizzo di animali negli spettacoli a patto tuttavia che siano custoditi in condizioni adeguate: a un primo esame tipico della fase cautelare, osservano i giudici, pare proprio che il provvedimento adottato dal comune ponga invece un divieto assoluto di far lavorare gli animali al circo, circostanza che risulterebbe in contrasto con le regole vigenti dell'ordinamento. L'ordinanza, in particolare, è rivolta contro «fiere, mercati, manifestazioni circensi che comportino maltrattamenti ad animali e/o siano contrari alla loro dignità ed al loro rispetto, e/o vedano animali vivi quali trofei di una vincita, nonché di ogni altro atto presupposto, conseguente e, comunque, connesso». L'esercizio da parte dei comuni del potere regolamentare in materia di vigilanza igienico-sanitaria o di tutela degli animali non può mai portare al divieto tout court di svolgimento di attività che sono consentite in base a specifiche disposizioni di legge. È legittimo che il comune indichi specifiche cautele per il benessere degli animali, ma la tutela è inasprita senza distinzioni fra i diversi utilizzi. Il sindaco Mimmo Consales annuncia che la battaglia continuerà per «restituire dignità a tutti quegli animali che loro malgrado vengono impiegati negli spettacoli viaggianti facendoli vivere in situazioni innaturali». Non resta intanto che aspettare l'udienza.

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