Consulenza o Preventivo Gratuito

Riforma forense: Cnf, legali in società ad hoc

del 31/08/2013
di: Benedetta Pacelli
Riforma forense: Cnf, legali in società ad hoc
Alle società tra avvocati non si applica la disciplina prevista per le altre professioni. All'indomani della scadenza della delega prevista dalla legge di riforma forense che affidava al governo il compito di disciplinare il nuovo modello societario per gli avvocati, il presidente del Cnf Guido Alpa ritorna sulla questione. E con una nota diffusa ieri specifica che anche se il termine per la delega per disciplinare la materia è scaduto, non è possibile applicare la disciplina prevista per le società tra professionisti appartenenti ad altre categorie. Pena la nullità delle società con grave danno per i cittadini. Del resto il Cnf è chiaro: da febbraio l' avvocatura italiana sta aspettando il decreto delegato in cui si sarebbero dovute fissare «regole speciali». «È impensabile», replica ancora Alpa, «che il ministero della giustizia abbia preferito, silenziosamente e proditoriamente, aspettare la scadenza del termine per applicare agli avvocati regole diverse da quelle che il parlamento ha approvato. Si tratterebbe di un omissione volontaria di un dovere, oltre che di un atto politicamente astruso». Ecco perché per il Cnf, è necessario un chiarimento del ministero, per evitare confusione, «e per evitare che fidando su (o profittando) di interpretazioni inesatte o avventurose siano costituite oggi società professionali che sarebbero nulle, con grave danno per i cittadini che vedrebbero travolti i loro diritti nei procedimenti promossi da avvocati operanti nell'ambito di una società nulla».

vota