
Questi stessi istituti dovranno inoltre pagare una multa, il cui importo sarà commisurato al volume del patrimonio statunitense amministrato non dichiarato e dipenderà dal momento in cui i conti sono stati aperti.
In particolare, le multe saranno pari al 20% per i conti esistenti al 1° agosto 2008, al 30% per i conti aperti tra il 1° agosto 2008 e il 28 febbraio 2009. Se una banca ha ancora aperto un conto con un patrimonio statunitense non dichiarato dopo il 28 febbraio 2009, la multa corrisponderà invece al 50%. Discorso a parte per gli istituti che ritengono di non avere violato il diritto fiscale statunitense e quelli che svolgono solo un'attività locale. In questi casi, sarà possibile richiedere una esenzione all'Irs (l'Agenzia delle entrate di Washington) tra il 1° luglio 2014 e il 31 ottobre 2014. «Questa soluzione permette alle nostre banche di regolarizzare il passato all'interno di un quadro definito, rispettando l'ordinamento giuridico svizzero», hanno spiegato da Berna. Le banche che decidono di partecipare al programma saranno tenute a richiedere un'autorizzazione al Consiglio federale. Autorizzazione non applicabile ai dati relativi ai clienti, che potranno essere forniti soltanto nel quadro di una domanda di assistenza amministrativa.
Tancredi Cerne