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Srl salva dai reati dei manager

del 29/08/2013
di: di Cinzia De Stefanis
Srl salva dai reati dei manager
No alla confisca per equivalente sui beni sociali di una società a responsabilità limitata se il reato è stato compiuto dall'amministratore della stessa. Nelle ipotesi di reati tributari commessi dall'amministratore di una srl, il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente disposto al sensi dell'art. 322-ter codice penale, che abbia ad oggetto beni appartenenti a società medesima, è illegittimo, per l'inapplicabilità della confisca nel confronti di un soggetto diverso dall'autore del fatto. E ciò, in ragione della natura di sanzione penale di detta confisca e, ovviamente, salvo che la struttura societaria rappresenti un apparato fittizio utilizzato dal reo proprio per porre in essere reati di frode fiscale, sicché ogni cosa fittiziamente intestata alla società sia immediatamente riconducibile alla disponibilità dell'autore del reato. Deve, del resto, rilevarsi sul punto che gli artt. 24 e seguenti del dlgs 231/2001 non prevedono i reati fiscali tra le fattispecie in grado di giustificare l'applicazione del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente previsto dall'art. 19, comma 2, del medesimo dlgs. Questo è quanto afferma la Corte di cassazione penale, con la sentenza del 30 luglio 2013 n. 32958. Il fatto: il tribunale di Tempio Pausania confermava il decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal gip l'11 giugno 2012, avente ad oggetto somme di denaro depositate sui conti correnti bancari nella disponibilità dell'indagata oltreché beni mobili e immobili riconducibili alla medesima, in relazione al mancato versamento Iva, per il periodo di imposta del 2009 da parte della stessa indagata, nella sua qualità di legale rappresentante di una società. Il tribunale del riesame rileva che «correttamente il sequestro è stato eseguito anche nel confronti della società di cui l'indagata è legale rappresentante», affermando che, in materia di responsabilità da reato, «il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto dei reato può colpire tanto i beni di proprietà dell'ente che ha tratto vantaggio dal reato quanto quelli della persona fisica che lo ha commesso». Al contrario, gli Ermellini sostengono che la volontà di non procedere al versamento Iva va attribuito al legale rappresentante.
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