
E dal governo è arrivato anche l'impegno a rivedere il Patto, seppur nella prossima legge di stabilità. Lo ha annunciato il ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, anticipando che «c'è un impegno a rivedere il patto di stabilità su temi come l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza del territorio». La legge di stabilità 2014 sarà anche l'occasione per restituire ai comuni i 700 milioni che mancano attualmente all'appello dalle code Ici e Imu 2012.
Soddisfazione per il metodo che il governo intende dare alla nuova stagione di riforme è stata espressa dal presidente dell'Anci Piero Fassino. «Letta ha detto chiaramente che il governo non intende decidere da solo, il clima è stato positivo, ora si passi a dare concretezza al tavolo di concertazione», ha dichiarato. «I comuni hanno dimostrato in questi anni la loro responsabilità. Si sono fatti carico del risanamento più di quanto non abbiano fatto altri livelli istituzionali. Ma dopo l'assunzione di responsabilità noi collaboreremo se saremo pienamente partecipi delle scelte che si faranno.
Intanto, crescono le possibilità che la Tares, appena entrata in vigore ma non ancora pagata dai contribuenti, slitti ancora. Magari in attesa di confluire nella nuova service tax assieme all'Imu. Un'esplicita richiesta di rinviare l'entrata in vigore della Tares al 2014 è arrivata dalla commissione finanze del senato nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla tassazione degli immobili.