
Persone fisiche. Molto della circolare, per queste categorie di contribuenti, riguarda l'accertamento sintetico: l'Agenzia delle entrate punta, quindi, sul nuovo strumento di accertamento operativo dal 2009. In tema di tassazione dei soggetti residenti o comunque in relazione a fenomeni che riguardano l'estero sono due le segnalazioni che appaiono di maggiore rilievo:
- il varo di una apposita applicazione che individua soggetti che, pur lavorando e vivendo in Italia da molti anni con una residenza nel nostro paese, non hanno mai formalizzato tale elemento omettendo i relativi adempimenti. Per converso, attenzione sarà posta anche ai trasferimenti di residenza fittizi all'estero dove le precedenti disposizioni normative che prevedono anche la collaborazione dei comuni hanno dato, secondo la circolare delle Entrate;
- in tema di monitoraggio fiscale (si veda ItaliaOggi del 31 luglio), merita una sottolineatura l'indicazione contenuta nella circolare ove si afferma che saranno varate iniziative di volontaria disclosure per quei contribuenti che hanno omesso di segnalare i propri investimenti all'estero. In tal senso, appare come il sistema dovrà prevedere una mitigazione delle sanzioni che, peraltro, è in corso di definizione in via normativa senza che si possa immaginare una sorta di sanatoria.
Grandi contribuenti. Anche in questo caso le indicazioni della circolare ribadiscono le indicazioni fornite negli anni precedenti, con riferimento a fenomeni che hanno rilevanza internazionale. Si parla, infatti, di fenomeni quali i prezzi di trasferimento ovvero di deducibilità di componenti black list. Da un punto di vista amministrativo, la circolare enfatizza l'avvio del progetto pilota sul regime di adempimento collaborativo con i grandi contribuenti con istanze che dovevano essere formulate entro ieri. Obiettivo del progetto è quello di introdurre un approccio al controllo fiscale preventivo anziché successivo quindi, in linea di principio, un concetto di indubbio interesse.
Altri contribuenti. Più sfumate appaiono le indicazioni in tema di studi di settore per le altre categorie di contribuenti. Ciò deriva, probabilmente, dalla verifica del fatto che la giurisprudenza, sia essa di legittimità o di merito, ha ribadito come l'utilizzo di tale metodologia in modo esclusivo non possa supportare una azione di controllo ed accertamento. Ciò non significa che i controlli sul campo verranno abbandonati in quanto saranno comunque attivate forme di verifica quale quella degli accessi brevi ma il concetto di maggiore rilevanza sarà quello delle metodologie di controllo differenziato per categorie di contribuenti.
© Riproduzione riservata