Il secondo livello si articola in 14 domande con l'aggiunta di alcuni campi aperti e prevede un tempo di compilazione di circa 20 minuti. Sebbene destinato ad utenti più esperti di politica e diritto costituzionale, può essere compilato anche da tutti coloro che siano desiderosi di approfondire la materia, in quanto ciascuna domanda è corredata da didascalie, approfondimenti e glossari.
Il terzo livello di consultazione, invece, per il momento non è ancora attivo e coinvolgerà università, fondazioni e scuole. L'avvio della terza fase sarà comunicato con un annuncio sui siti istituzionali.
Oggetto della consultazione saranno i temi indicati come prioritari dalla commissione di saggi nominata dal presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, il 30 marzo scorso per uscire dall'impasse post elettorale. Le domande per entrambi i questionari sono raggruppate in tre categorie: forma di governo e parlamento, strumenti di democrazia diretta e autonomie territoriali.
Nel questionario breve i cittadini sono chiamati a indicare la propria preferenza tra parlamentarismo e presidenzialismo, bicameralismo perfetto, elettorato attivo e passivo, taglio dei parlamentari, referendum, leggi di iniziativa popolare, abolizione delle province, associazionismo comunale,
Nel questionario di 14 domande si va più nello specifico chiedendo all'utente di scegliere tra presidenzialismo e semi-presidenzialismo, durata e poteri del capo dello stato, senato delle autonomie, statuto dell'opposizione, riparto di competenze legislative tra stato e regioni, mantenimento o meno delle regioni a statuto speciale.
Sulla correttezza dell'operazione vigilerà un comitato scientifico presieduto dall'ex ministro Francesco Profumo e composto da Emanuele Baldacci dell'Istat e Luca De Biase, presidente della Fondazione Ahref per la valutazione della qualità dell'informazione presente in rete (si veda ItaliaOggi del 6/7/2013).
«L'obiettivo è di favorire una grande partecipazione popolare coinvolgendo ogni tipo di interlocutore con differenti gradi di esperienza e conoscenza delle materie trattate», ha dichiarato il ministro Quagliariello. «Ogni livello rimane comunque aperto a tutti».
© Riproduzione riservata