
Il provvedimento, emanato per sopperire all'abrogazione delle tariffe professionali, delinea e ribadisce le specifiche caratteristiche della professione che in questi anni non solo ha consolidato le competenze lavoristiche, ampliandone contenuti e specificità, ma è cresciuta acquisendone molte nuove. Si tratta di un provvedimenti dal grande valore politico che, nell'elencare e valorizzare le tipologie di attività svolte, rafforza le peculiari caratteristiche dei consulenti del lavoro con competenze globali, quindi, non solo lavoristiche, ma anche contabili, fiscali, tributarie e societarie. Si va dall'amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato); calcolo del costo del lavoro; determinazione e calcolo del trattamento di fine rapporto; ammortizzatori sociali; risoluzione rapporti; dichiarazioni e denunce (previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali), fino al contenzioso fiscale, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie; contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale; contrattualistica; consulenze tecniche di parte, oltre ad altre prestazioni specifiche. Gestione delle crisi d'impresa; certificazione dei contratti, conciliazione e arbitrato; consulenza in materia fiscale, contabile, societaria ad ampio raggio; contratti e bilanci. Tutto lo scibile della consulenza del lavoro e tributaria delle aziende è racchiuso in questo decreto che esalta la modernità e la particolarità della professione di consulente del lavoro. Tematiche che la Scuola di Alta formazione approfondisce con una serie di seminari dedicati.