
L'Agenzia mantiene la guardia alta sulle violazioni che presentano dei profili di rilevanza penale. In questo caso infatti oltre alla piena collaborazione con le autorità giudiziarie, le strutture di audit dovranno procedere «all'esecuzione di indagini conoscitive finalizzate primariamente, a riscontrare la regolarità degli atti e delle attività riconducibili al personale dell'Agenzia coinvolto».
La finalità dell'indagine conoscitiva è quella della individuazione, analisi e rimozione delle criticità. E per rispondere a queste finalità gli uffici devono interessare le strutture di governo regionali, in modo da individuare iniziative per rimuoverle. Insomma prevenire prima per evitare, scrivono nella nota, «il reiterarsi su altre strutture». E quando nell'attività di indagine emergono gravi criticità, gravi non conformità amministrativo contabili, frodi, fattispecie penalmente rilevanti, le strutture regionali di audit dialogheranno con l'ufficio compliance «avendo cura di descrivere la fattispecie fraudolenta rilevata, le sue modalità di preparazione e esecuzione, i presidi di controllo esistenti e le contromisure proposte atte a prevenirle».
L'Audit inoltre dovrà prevedere tra le attività 2010 anche le verifiche sulle norme in materia di incompatibilità e cumulo di impieghi. anche se non inquadrabili tra le indagini, spiegano nella nota, poiché programmate allo scopo di vigilanza preventiva e non quando ci sono elementi di sospetto che le fanno scattare.
Continuando poi sui controlli agli intermediari Entratel, l'Agenzia conferma le verifiche sulla Siae. Saranno verificati i processi di gestione dei processi verbali, e i processi di acquisizione, contabilizzazione e comunicazione dei corrispettivi per le attività di intrattenimento e spettacolo. Entro aprile sarà passato al setaccio il volume d'affari 2009 da parte delle strutture regionali nel cui territorio è presente una sede territoriale Siae. Entro settembre dovranno, invece essere completati i controlli sul volume d'affari 2010. La nota specifica anche il numero dei documenti da esaminare per il controllo a campione, non meno di 250. Un altro fronte di verifiche è per gli intermediari della riscossione. Sotto la lente i fenomeni di contraffazione e clonazione dei contrassegni sostitutivi dei valori bollati. «L'attività» si legge nella nota, «dovrà essere articolata sia su controlli di conformità presso i rivenditori di generi di monopolio, sia su interventi di supporto per intensificare il riscontro dei contrassegni contraffatti, da effettuare presso gli uffici locali dell'Agenzia ovvero presso le articolazioni territoriali delle Direzioni provinciali».