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Remunerazioni trasparenti

del 06/03/2010
di: di Luciano De Angelis
Remunerazioni trasparenti
Le società quotate dovranno informare gli stakeholder sugli stipendi dei propri manager. In tal senso la recente modifica all'art. 7 del codice di autodisciplina finalizzata ad una maggior trasparenza delle remunerazioni agli amministratori ed ai dirigenti con responsabilità strategiche. Le stesse società saranno chiamate a evidenziare le valutazioni del consiglio di amministrazione in merito ai requisiti di indipendenza.

Sono gli aspetti salienti oggetto della circolare n. 8, del 5 marzo 2010 emanata da Assonime, rubricata «Amministratori indipendenti: Raccomandazioni del comitato per la corporate Governance».

Le raccomandazioni del comitato. Il Comitato per la corporate governante, presso la Borsa Italiana, ha raccomandato alle società che aderiscono al Codice di autodisciplina di inserire nei comunicati diffusi al mercato, dopo le nomine deliberate nelle prossime assemblee dell'esercizio 2010, alcune informazioni sulle valutazioni dei consigli di amministrazione in merito ai requisiti di indipendenza degli amministratori, con applicazione immediata alle nuove nomine di amministratori effettuate nell'anno in corso.

«In particolare, viene raccomandato di illustrare nei comunicati che riportano l'esito delle proprie valutazioni in merito all'indipendenza degli amministratori:

- se siano stati adottati, e in tal caso, con quale motivazione, parametri di valutazione differenti da quelli indicati nel Codice, anche con riferimento a singoli amministratori;

- i criteri quantitativi e/o qualitativi eventualmente utilizzati per valutare la significatività dei rapporti oggetto di valutazione».

Il tutto, peraltro, risulta in sintonia col codice di autodisciplina il quale, nel criterio applicativo 3.C.4, raccomanda: «...che dopo la nomina di un amministratore che si qualifica indipendente e, successivamente, almeno una volta l'anno, il consiglio di amministrazione valuta, sulla base delle informazioni fornite dell'interessato, o comunque a disposizione dell'emittente, le relazioni che potrebbero essere o apparire tali da compromettere l'autonomia del giudizio dell'amministratore».

Con riferimento ai parametri di significatività delle relazioni commerciali, finanziarie o professionali intrattenute con l'emittente e soggetti controllanti o controllati e delle remunerazioni aggiuntive ricevute da tali soggetti viene poi richiesto che «...siano comunicati al mercato i criteri quantitativi e qualitativi eventualmente utilizzati (ad esempio soglie assolute o relative di compenso, o di rilevanza di rapporti professionali)».

Le modifiche all'art. 7 del codice autodisciplina: trasparenza nei compensi. Viene poi, evidenziato che il comitato ha provveduto a modificare l'art. 7 del codice di autodisciplina, relativo alle remunerazioni degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche. La modifica è stata posta in essere per recepire i contenuti della raccomandazione 2009/385/CE della Commissione europea del 30 aprile 2009, in materia di remunerazioni dei manager. A riguardo viene richiesto che le società quotate rendano pubblica una relazione sulle politiche di remunerazione e, in apposita sezione, i compensi corrisposti a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, da amministratori, direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche. A tal riguardo si ricorda che il disegno di legge comunitaria 2009, approvato dal senato lo scorso 28 gennaio ed attualmente in discussione alla Camera, delega il governo a recepire la parte della raccomandazione attinente alla trasparenza delle remunerazioni e non quella sulle politiche della remunerazione lasciate all'autodisciplina.

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