Di qui nasce l'esigenza di un confronto sulle articolazioni applicative e sulle modalità connesse al Decreto Legge 179/2012 capace di far venire alla luce tutti gli aspetti in campo. Con questo intento l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, in collaborazione con la Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma, ha organizzato un convegno dal titolo “Decreto Legge 179/2012 e successive modifiche: prime indicazioni operative”, che si svolgerà il prossimo 9 aprile a Roma presso il Teatro Manzoni (via Monte Zebio n.14/c - dalle 14,30 alle 17,30).
L'intento è far emergere sia gli aspetti della dottrina che quelli giurisprudenziali.
Introdurranno i lavori il Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma, Giovanna Russo, e il Presidente dell'Odcec di Roma, Mario Civetta. Seguiranno gli interventi di Francesco Cotone, giudice Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma, e di Andrea Perrone, consigliere dell'Odcec di Roma e delegato ai rapporti con il Tribunale.
Il simposio sarà l'occasione per fare il punto, normativo e operativo, alla luce delle osservazioni avanzate dai commercialisti riguardo la circolare del Tribunale di Roma del febbraio scorso contenente le disposizioni sulle modifiche alla legge fallimentare apportate dal D.L. 179/2012, convertito con la Legge 221/2012.
Tali norme hanno introdotto significative modifiche riguardanti gli adempimenti dei curatori e delle cancellerie fallimentari. Nuovi obblighi da attuare nell'ottica della futura piena applicazione di un sistema informatizzato e telematico per la gestione degli adempimenti e il compimento degli atti della procedura. L'esigenza dei professionisti è di ricevere dal Tribunale prescrizioni e indicazioni capaci di attuare una prassi uniforme, in merito l'Odcec di Roma ha sintetizzato in un documento alcune problematiche che saranno oggetto di approfondimento nel corso dell'incontro formativo.
Verranno illustrati in maniera chiara quali sono i passaggi chiave delle nuove procedure, qual è la tempistica da osservare per l'attivazione della casella PEC da comunicare al Registro delle Imprese e, nella fase transitoria, quali sono le scadenze da osservare per le procedure concorsuali pendenti. La norma introdotta prescrive che entro il prossimo mese di ottobre tutte le procedure dovranno adottare le modalità telematiche.
Nell'ottica della futura piena applicazione del processo civile telematico (PCT), l'uso della posta elettronica certificata favorisce e velocizza le comunicazioni e le notificazioni nelle procedure concorsuali, consentendo un contenimento dei costi per il Tribunale e di perdite di tempo per il professionista.
Ciò è positivo ma comporta un aumento consistente del numero di adempimenti a carico dei curatori fallimentari; adempimenti ed incombenze che prima dell'entrata in vigore delle nuove norme erano di esclusiva competenza della Cancelleria del Tribunale e che adesso vengono delegati al curatore. Ancora una volta il professionista è chiamato a sostituire l'amministrazione nell'acquisizione dei dati, come già accade nel settore tributario.
L'auspicio dei componenti dell'Organo rappresentativo della categoria è quello che di questi più gravosi adempimenti si tenga conto nel momento in cui il giudice è chiamato a liquidare i compensi al curatore, che per assolvere ai nuovi adempimenti dovrà farsi carico non solo di nuove competenze ma dotarsi di tutti gli strumenti informatici necessari. In proposito l'Ordine di Roma sta raccogliendo tutte le offerte ricevute dai fornitori di piattaforme informatiche per il processo telematico fallimentare a beneficio degli iscritti interessati.
L'Ordine ha anche sollecitato, con una nota inviata al Presidente della Sezione Fallimentare il 15 marzo scorso, un chiarimento in merito alla formazione e all'utilizzo dell'elenco dei professionisti iscritti all'Odcec di Roma che si sono dichiarati disponibili ad assumere le funzioni di curatore fallimentare, commissario giudiziale, liquidatore giudiziale e di difensore delle procedure concorsuali davanti alle Commissioni Tributarie.
In particolare l'Odcec di Roma ha chiesto chiarimenti sulla possibilità di consultazione e di aggiornamento di tale elenco e sul suo effettivo utilizzo per l'assegnazione degli incarichi da parte della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma.