A scuola con i libri digitali sotto braccio. Da settembre 2014 i testi scolastici saranno più leggeri e anche meno costosi, dovendo i docenti adottare necessariamente versioni informatiche oppure miste i cui costi di aggiornamento e di stampa saranno abbattuti del 20-30%. È una delle novità del decreto annuale in materia di adozioni dei libri di testo firmato ieri dal ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, e ora alla verifica degli organi di controllo. La novità della versione informatica o mista (supporto cartaceo con aggiornamenti online) riguarderà le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado. Un passaggio graduale, dunque, a uno studio che dovrà necessariamente, è uno degli obiettivi, essere anche meno costoso. Se i prezzi di copertina dei libri, definiti per l'anno scolastico 2013-2014, restano infatti confermati anche per il 2014-2015, si riducono i tetti di spesa entro i quali il collegio dei docenti, competente per le adozioni, deve mantenere il costo complessivo dei testi. La riduzione, rispetto ai limiti stabiliti per l'anno scolastico 2013-2014, è del 20%. Ma nel caso in cui l'intera dotazione libraria sia composta esclusivamente da testi in formato digitale la sforbiciata è più consistente, con una riduzione che arriva fino al 30%. I nuovi tetti si applicano per le adozioni dei libri della prima classe della scuola secondaria di I grado e della prima e della terza classe delle superiori. Per le rimanenti classi restano validi i limiti già definiti per le adozioni relative all'anno scolastico 2013-2014. I risparmi ottenuti potranno essere utilizzati dalle scuole per dotare gli studenti dei supporti necessari (tablet, pc portatili) per utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica. Un contributo che punta ad abbattere i ritmi di digitalizzazione della scuola italiana: con gli attuali investimenti, servirebbero 15 anni per raggiungere, per esempio, i livelli della Gran Bretagna, dove l'80% delle classi può contare su strumenti didattici informatici e digitali, rispetto al 14% registrato nel nostro paese. La consultazione dei testi digitali sarà resa possibile attraverso una piattaforma che il ministero dell'istruzione metterà a disposizione degli istituti scolastici e degli editori, affinché i docenti possano consultare e scaricare online la demo illustrativa dei libri di testo in versione mista e digitale prima di adottarli. In ogni caso, per assicurare la gradualità del processo di innovazione, anche a tutela dei diritti patrimoniali dell'autore e dell'editore, solo per le prima e terza classe della secondaria di II grado il collegio dei docenti potrà eventualmente confermare le adozioni dei testi già in uso. Una deroga valida però solo per i due anni.
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