
Per aumentare la produttività, precisa il vertice di Palazzo Spada, è stata di recente approvata una delibera del Consiglio di presidenza, l'organo di autogoverno dei magistrati amministrativi.
Quanto poi alla qualità dell'attività giurisdizionale, essa è in primo luogo garantita dalla selettività dei procedimenti previsti per la nomina a magistrato amministrativo. Al fine di assicurare il costante aggiornamento del personale di magistratura è inoltre operante, sul modello francese, un Ufficio Studi, chiamato a elaborare e divulgare approfondimenti sulle novità normative e sugli indirizzi di giurisprudenza intervenuti, a organizzare corsi di formazione e convegni, nonché a curare i rapporti con le corrispondenti istituzioni comunitarie e internazionali.
Ma non solo. Ad avviso del presidente la possibilità di conferire ai magistrati incarichi esterni non va «demonizzata»: è necessaria tuttavia una nuova e più rigorosa disciplina, tale da garantire al massimo grado l'esercizio imparziale delle funzioni istituzionali dei magistrati.
Resta poi ferma l'aspirazione, ha detto ancora Giovannini, di veder costituite nel nostro Paese, a somiglianza di quello che accade in vari ordinamenti dell'Unione europea, corti amministrative interregionali di appello, dinanzi alle quali dovrebbe concludersi il contenzioso di carattere locale, restando di competenza del Consiglio di stato quello di valenza nazionale, in modo da attuare un ulteriore avvicinamento della giustizia amministrativa al territorio.