
Il punto sullo stato di attuazione del protocollo sarà fatto ogni anno su iniziativa dei presidenti di sezione e dei comandanti della Gdf. Per collaborare con la Corte dei conti, la Guardia di finanza dovrà avvalersi delle risorse dedicate alla tutela degli interessi finanziari dello Stato, dell'Ue, delle regioni e degli enti locali. Resta fermo, per i reparti della Guardia di finanza, il rispetto dell'obbligo di comunicare all'Autorità giudiziaria le notizie di reato o di danno erariale acquisite nel corso delle attività delegate dalla Corte dei conti.
Il protocollo d'intesa prevede anche l'organizzazione di incontri e corsi di formazione in favore del personale interessato alle attività oggetto del Protocollo.
Francesco Cerisano