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Italia sempre più ligia ai doveri dell'Unione europea

del 20/02/2013
di: Paolo Bozzacchi
Italia sempre più ligia ai doveri dell'Unione europea
Italia sempre più ligia ai doveri europei. In termini di trasposizione delle norme comunitarie nel nostro ordinamento. La Commissione europea si è ufficialmente complimentata in settimana con l'Italia per uno scatto in avanti “impressionante” registrato negli ultimi sei mesi nella velocità di adozione delle direttive Ue. “Dal maggio 2012”, ha fatto sapere Stefaan De Rynck – portavoce al mercato interno– “constatiamo un miglioramento significativo della trasposizione da parte dell'Italia delle direttive Ue”. Nonostante l'accelerazione in corso, l'Italia rimane comunque il paese “con il più alto numero di procedure di infrazione” (sono ancora oltre 60). Ma sta velocemente migliorando le statistiche anche in questo campo, con l'approvazione della legge (del dicembre scorso), che ha accelerato le procedure nazionali per l'applicazione effettiva delle norme comunitarie. Grazie a quest'ultima, l'Italia ha chiuso ben 21 procedure d'infrazione dal novembre scorso, passando di colpo in testa alla speciale classifica dei paesi più virtuosi nell'ultimo semestre. Dal punto di vista dei numeri relativi ai recepimenti, l'Italia ha portato il suo deficit di recepimento delle norme Ue dal 2,4% di sei mesi fa allo 0,8% di oggi. Leggermente superiore al deficit medio europeo di recepimento, che negli ultimi sei mesi è passato dallo 0,9% allo 0,6%, con ben 23 Paesi su 27 che hanno raggiunto l'obiettivo comune dell'1%. In totale 12 Paesi membri hanno raggiunto il loro miglior risultato dal 1997: Italia, Francia, Grecia, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Lussemburgo, Cipro, Malta, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia. Unico Stato membro tra questi ad aver azzerato completamente il deficit è stato il paese presidente Ue di turno, l'Irlanda. Il tempo medio che oggi gli Stati membri si concedono per adottare una norma comunitaria (una volta scaduto il termine di recepimento fissato) è di circa nove mesi e mezzo. Per Bruxelles il miglioramento italiano è dovuto anche “alla determinazione di tutte le istituzioni coinvolte nel processo legislativo”. Fino allo scorso novembre, infatti, tutte le norme europee (compresi i rimedi prescritti dalle procedure d'infrazione), venivano adottate tramite Legge Comunitaria, poi spacchettata in due.

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