
55 mila graziati. Il decreto autorizza l'ingresso anticipato alla pensione, ossia in base ai requisiti previgenti all'ultima riforma Fornero, ad altri 55 mila lavoratori individuati, oltre che dalla riforma Fornero, dai decreti cosiddetti Milleproroghe e sulla spending review dello scorso anno, che si aggiungono al primo contingente di 66 mila di cui al decreto 1° giugno 2012. Queste le nuove ipotesi:
a) lavoratori destinatari di programmi di gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo degli ammortizzatori sociali, sulla base di accordi stipulati in sede governativa entro il 31 dicembre 2011 (40 mila); a tali lavoratori si continua ad applicare la disciplina sull'indennità di mobilità in vigore dal 31 dicembre 2011, con particolare riguardo alla durata;
b) lavoratori che alla data del 4 dicembre 2011 non erano a carico di fondi di solidarietà di settore, ma il cui diritto di accesso era previsto sulla base di accordi stipulati entro la predetta data, con permanenza a carico dei fondi fino all'età di 62 anni (1,6 mila);
c) lavoratori autorizzati, prima del 4 dicembre 2011, alla prosecuzione volontaria (7,4 mila);
d) lavoratori che hanno risolto il rapporto entro il 31 dicembre 2011 in base ad accordi personali o in applicazione di accordi collettivi, senza avere avuto una successiva rioccupazione (6 mila).
Entro il 20 febbraio. In due delle precedenti ipotesi, il decreto prevede adempimenti per l'accesso alla salvaguardia. La prima ipotesi riguarda i lavoratori coinvolti in programmi di gestione di eccedenze; è previsto che le imprese devono comunicare, al ministero del lavoro:
Entro il 21 maggio. La seconda ipotesi riguarda i lavoratori che hanno risolto il rapporto entro il 31 dicembre 2011 in base ad accordi personali o ad accordi collettivi, senza successiva rioccupazione. Tali soggetti sono tenuti a presentare istanza:
In entrambi i casi le istanze vanno presentate entro il prossimo 21 maggio (entro 120 giorni dalla pubblicazione in G.U. del decreto).