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La moral suasion funziona Redditi cresciuti del 10%

del 21/11/2012
di: La Redazione
La moral suasion funziona Redditi cresciuti del 10%
La moral suasion del fisco in vista del redditometro ha funzionato. In attesa di conoscere i meccanismi veri e propri del nuovo strumento di accertamento sintetico, un primo effetto di compliance l'Agenzia delle entrate lo ha già ottenuto. A quasi sei mesi di distanza dalle 300 mila lettere inviate ai contribuenti che manifestavano disallineamenti tra spese sostenute e denunce dei redditi, nel 2012 i redditi dichiarati da questi soggetti sono cresciuti di circa il 10%.

Le Entrate hanno infatti esaminato 255.932 modelli dichiarativi (730/2012 o Unico-PF 2012) trasmessi quest'anno da contribuenti che erano stati raggiunti dalle missive «informative».

I redditi dichiarati sono passati dai 6,74 miliardi del 2011 ai 7,38 miliardi del 2012, con un aumento di quasi 634 milioni di euro. Mentre le 50 mila lettere inviate lo scorso anno con riferimento alle annualità 2009 e 2010 hanno già fruttato alle casse erariali circa 130 milioni di euro di imposte.

Nello specifico, i 75,3 milioni di euro denunciati dai 32 mila contribuenti per il 2009, nel 2010 sono quasi quadruplicati a quota 263 milioni, salendo ulteriormente a 336 milioni nel 2011. La variazione complessiva, nell'arco dei due anni, supera i 260 milioni di euro.

Si ricorda che le 300 mila lettere erano state inviate pochi mesi fa dal fisco ai soggetti che nel 2010 avevano sostenuto spese ritenute non congrue rispetto ai redditi dichiarati. Le missive puntavano a «offrire alcuni elementi di valutazione» alle persone fisiche raggiunte dalla campagna di sensibilizzazione e non prevedevano alcun obbligo di risposta.

Una sorta di responso preliminare, quindi, simile al «semaforo rosso» che oggi è possibile ottenere attraverso il Redditest. Va tuttavia sottolineato che contribuenti e professionisti avevano talvolta giudicato imprecise le comunicazioni del fisco, in quanto in alcuni casi prendevano in considerazione acquisti immobiliari per l'intero prezzo della compravendita senza tenere conto delle passività, come per esempio il mutuo acceso per finanziare l'acquisto (si veda ItaliaOggi del 5 giugno 2012).

A giudicare dagli esiti della campagna dichiarativa terminata lo scorso 2 ottobre, tuttavia, l'attività di sensibilizzazione ha dato i risultati sperati in termini di maggior gettito: tenuto conto che la crisi economica porta i volumi a contrarsi, un incremento del 10% dei redditi è probabilmente imputabile al fatto che qualcuno abbia deciso di adeguarsi alle osservazioni del fisco e quindi dichiarare di più.

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