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Agenzie fiscali accorpamenti a tappe forzate

del 17/11/2012
di: di Luigi Oliveri
Agenzie fiscali accorpamenti a tappe forzate
Accorpamenti a marce forzate per l'Agenzia del territorio e l'Amministrazione autonoma dei monopoli di stato. Il Ministero dell'economia e delle finanze non è andato troppo per sottile nell'attuare le previsioni contenute nell'articolo 23-quater del dl 95/2012, convertito in legge 135/2012, e ha emanato due decreti con i quali l'Agenzia del territorio viene incorporata nell'Agenzia delle entrate, mentre l'Aams viene incorporata nell'Agenzia delle dogane. I decreti non aggiungono molto alle previsioni già contenute nella spending review. Ribadiscono quanto già stabilito dal comma 2 del citato articolo 23-quater e cioè che le funzioni attribuite agli enti soppressi «dalla normativa vigente continuano ad essere esercitate, con le inerenti risorse umane, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, senza che sia esperita alcuna procedura di liquidazione, neppure giudiziale». L'effetto del trasferimento di competenze e titolarità di rapporti giuridici, dunque, avviene automaticamente, senza la necessità di alcun ulteriore atto.

Personale. Anche sul personale i decreti nella sostanza, senza specificare molto di più, fanno proprie le previsioni normative, già contenute nell'articolo 23-bis, al comma 5. I decreti confermano che il trasferimento del personale avverrà a partire dal 1° dicembre 2012, coinvolgendo tutti i dipendenti di ruolo in servizio presso gli enti soppressi al 30 novembre 2012.

Come previsto dalla legge, le dotazioni organiche delle Agenzie incorporanti vengono automaticamente e provvisoriamente incrementate di un numero pari alle unità di personale di ruolo trasferite, in servizio presso gli enti incorporati. Il personale proveniente dagli enti incorporati viene inquadrato nei ruoli delle Agenzie incorporanti, mantenendo l'inquadramento previdenziale di provenienza e il trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell'inquadramento; nel caso in cui tale trattamento risulti più elevato rispetto a quello previsto per il personale dell'amministrazione incorporante, è attribuito per la differenza un assegno ad personam riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. Vengono, invece, messi in discussione i trattamenti accessori, per i quali i decreti non garantiscono il mantenimento, né negli importi, né nella stessa eventualità dell'assegnazione. I decreti non entrano nel merito del processo di riorganizzazione delle Agenzie incorporanti, limitandosi a richiamare quanto stabilito dal comma 7 dell'articolo 23-bis e a rinviare agli atti di organizzazione i futuri assetti, chiarendo tuttavia che le nuove dotazioni organiche dovranno tenere conto di quelle degli enti incorporati, ampliandosi di un numero di personale di ruolo pari a quello proveniente dagli enti soppressi. Si conferma che per il personale non di ruolo i rapporti di lavoro proseguiranno senza soluzione di continuità, fino alla naturale scadenza.

Bilanci e beni strumentali. I decreti semplificano al massimo anche il passaggio dei beni patrimoniali e strumentali. Per questi ultimi sarà sufficiente la ritrascrizione nell'elenco degli inventari degli enti incorporanti.

Con riferimento agli immobili, il decreto relativo all'ex Aams specifica che essi resteranno nella disponibilità dell'Agenzia del demanio, per essere assegnati all'Agenzia delle dogane «in uso governativo gratuito».

Le agenzie incorporanti subentreranno nei conti di tesoreria unica degli enti soppressi, che alla fine delle operazioni contabili chiuderanno i loro conti, per versare al bilancio dello Stato le restanti disponibilità, che entreranno, poi, nel bilancio delle Agenzie incorporanti. Dal 1° gennaio 2013, tutte le entrare relative ai giochi, fin qui gestite dall'Aams, confluiranno nel bilancio dello Stato. La gestione, invece dei giochi (autorizzazioni e controlli) sarà svolta dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che gestirà i flussi finanziari in una contabilità speciale presso la tesoreria dello Stato.

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