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Il bilancio Enpam supera il test dei 50 anni

del 16/11/2012
di: Simona D'Alessio
Il bilancio Enpam supera il test dei 50 anni
L'Enpam, l'ente di previdenza e assistenza di medici e odontoiatri, supera il test ministeriale sulla sostenibilità dei bilanci a 50 anni. Ed è la prima cassa a ricevere ufficialmente il semaforo verde sulla riforma dal dicastero di Elsa Fornero, a cui sono pervenuti entro il 30 settembre (in virtù di quanto stabilito dalla legge 214/2011) i piani degli istituti privatizzati nati con i dlgs 509/1994 e 103/1996. Per raggiungere l'obiettivo di avere saldi correnti attivi per cinque decenni, «a fronte del costante aumento dell'aspettativa di vita, abbiamo deciso un progressivo innalzamento dell'età pensionabile, partendo dagli attuali 65 anni, con un ritmo di crescita di sei mesi all'anno, fino ad arrivare a 68 nel 2018, con decorrenza dal 1° gennaio 2013. Allo stesso modo», la possibilità per i camici bianchi di accedere alle prestazioni anticipate «prenderà il via dal 2013 con 59 anni e mezzo dagli attuali 58 e salirà, con la stessa gradualità, a 62 nel 2018», ricorda il presidente Alberto Oliveti, conversando con ItaliaOggi. Per il prossimo biennio non sono previsti incrementi della contribuzione: «I due terzi delle nostre entrate nascono dalle convenzioni con lo stato (sarebbero i contratti collettivi nazionali di lavoro dei medici convenzionati), e solo un terzo dalla libera professione e dal rapporto diretto con il paziente. Essendo le convenzioni bloccate fino a tutto il 2014, abbiamo scelto di rivedere le aliquote a iniziare dall'anno successivo», aggiunge, spiegando come «i medici di famiglia adesso pagano il 16,5% su ciò che incassano, i liberi professionisti il 12,5%. Dal 2015 ci sarà un aumento graduale che porterà i primi ad arrivare fino al 26% nel 2026, mentre i secondi raggiungeranno nel 2018 quota 19%». Il numero uno dell'Enpam, a cui sono iscritti 353 mila medici e odontoiatri in attività e 88 mila pensionati, tiene a sottolineare che, «una volta archiviato lo stress-test che ci è stato imposto dalla normativa che ha fatto salire la soglia di sostenibilità di 20 anni, richiedendo cioè agli enti un equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni di lungo orizzonte, ritorneremo alla gestione ordinaria. E questa prevede un controllo triennale delle proiezioni attuariali, nell'ambito del quale, se dovesse a consuntivo identificarsi qualche risorsa, verrebbe sicuramente usata per attutire in futuro il peso della manovra, e», prosegue Oliveti, «favorire innanzitutto i giovani colleghi».

Nella lettera di approvazione del ministero del welfare all'istituto viene dato atto d'aver fornito, grazie alle modifiche ai regolamenti, una «esauriente risposta» alle richieste formulate dalle autorità vigilanti. Il presidente conclude sostenendo che, «conti fatti per il prossimo mezzo secolo dimostrano che saremo sempre in grado di pagare le pensioni, pur incrementando costantemente il patrimonio che, secondo l'ultimo bilancio consuntivo, è di 12 miliardi e mezzo, composto per due terzi da investimenti finanziari e un terzo da investimenti immobiliari».

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