La mediazione tributaria abbatte il contenzioso 2012. Dallo scorso 2 aprile, data di entrata in vigore dell'istituto, a livello nazionale sono stati presentati al fisco 27 mila reclami. Di questi «circa 14 mila sono già stati trattati e il 51% ha avuto un risultato positivo, mentre un altro 25% è in attesa della risposta del contribuente». A diffondere i dati è Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate, intervenuto ieri all'università Bocconi di Milano a un convegno organizzato dall'ordine dei commercialisti meneghino. «Si tratta di un esperimento che finora sta dando ottimi risultati», prosegue Befera, «contribuendo a deflazionare il contenzioso. I ricorsi presentati alle Ctp nei primi nove mesi dell'anno sono diminuiti del 25% rispetto al 2011. Oltre ad avere meno liti si sta diffondendo una cultura diversa che induce a chiudere prima le controversie, con risparmi di tempi e di costi per tutti». Tanto da ipotizzare per il futuro l'innalzamento della soglia massima dei 20 mila euro per poter ricorrere alla mediazione. Il direttore ha pure evidenziato l'aumento della percentuale di vittorie in giudizio, nonché degli accertamenti chiusi con l'adesione del contribuente, che in parte «sono correlabili alla diminuzione degli incassi di Equitalia». E proprio la riscossione è stato uno dei punti focali del dibattito, che ha assunto a tratti toni molto accesi a seguito delle esternazioni di alcuni professionisti dettisi esasperati dai problematici rapporti con i funzionari dell'Agenzia. «È indispensabile che tutti facciano la propria parte per stimolare la tax compliance», sottolinea il numero uno di via Cristoforo Colombo, «il nostro sistema tributario è frutto dell'accumulo di 40 anni di norme che lo hanno reso complicatissimo sia per chi deve fare le dichiarazioni sia per chi le deve controllare. L'obiettivo è semplificare il più possibile. Ci stiamo lavorando e anche la delega fiscale contiene previsioni in tal senso». E al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che evidenziava la necessità per Equitalia di tenere in considerazione il peggioramento della condizione delle famiglie e delle imprese in crisi, Befera replica che «la legge che regola la riscossione è una e quelle sono le regole da applicare. Distinguere tra chi non paga per necessità e chi evade di proposito è impossibile. Nessun comune potrà agire in maniera diversa da quanto Equitalia non faccia già oggi». Adelfio Moretti, direttore generale di Equitalia Nord, ha quindi ripercorso i diversi strumenti di aiuto offerti dalla legge ai contribuenti in difficoltà, a cominciare dalle circa 1,7 milioni di rateazioni già accordate ai debitori. E mentre Andrea Manzitti (docente università Bocconi) individua la ricetta per un sistema tributario più sostenibile «nell'orientare il prelievo sui consumi piuttosto che sul reddito di lavoro e sul capitale imprenditoriale», il presidente della commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, Maurizio Leo, avanza tre proposte per migliorare la giustizia tributaria: «Istituzione del magistrato tributario a tempo pieno, creazione del giudice monocratico per le liti minori e puntuale condanna alle spese per evitare le liti temerarie», chiosa Leo.