
In particolare, le tabelle illustrano, in valori assoluti e in percentuale, la differenza fra l'imposta dovuta a titolo di Ici nel 2011 e l'imposta dovuta a titolo di Imu nel 2012 per un immobile medio situato nei capoluoghi di regione nei due casi in cui esso sia locato con contratto «libero» (4+4) e con contratto «concordato» (3+2, a canone calmierato).
La variazione dell'imposta è determinata, oltre che dall'innalzamento delle aliquote, dall'aumento del 60% della base imponibile, dovuto alla variazione del moltiplicatore da applicare alla rendita catastale (già aumentata del 5% nel 1996), che per gli immobili abitativi è passato da 100 a 160 (manovra Monti «Salva Italia»).