
Domanda. Quanto ha inciso l'obbligo di garantire almeno 50 anni di sostenibilità, previsto dalla riforma «Fornero» per tutte le Casse di previdenza dei liberi professionisti?
Risposta. L'attuale consiglio di amministrazione aveva avviato già nel settembre 2011 lo studio delle modifiche da apportare alla nostra normativa, costituendo uno specifico gruppo di lavoro consiliare e, soprattutto, una vera e propria Commissione, composta da delegati in rappresentanza di tutte le Regioni nonché da rappresentanti del Consiglio nazionale dell'Ordine e dell'Ancl. Il legislatore ha avuto il merito di accelerare il processo riformatore che era già avviato.
D. Ciò aiuterà i consulenti del lavoro ad avere pensioni di importo maggiore?
R. Si. Occorre che ognuno di noi assuma la consapevolezza che il futuro pensionistico si costruisce anno per anno durante l'esercizio della professione e che i contributi versati all'Ente non sono un balzello ma una forma di risparmio previdenziale.
D. Dunque cambierà il metodo di calcolo della pensione?
R. Certamente. La moderna scienza previdenziale afferma che non vi è metodo di calcolo attuarialmente più neutro di quello contributivo, in base al quale ciascuno versa per quanto può e riceve in relazione a quanto accumulato, tenuto conto della speranza di vita attesa. Ovviamente, saranno fatti salvi i diritti acquisiti e perciò il nuovo metodo di calcolo verrà adottato pro rata temporis.
D. I consulenti del lavoro possono perciò guardare con fiducia alla loro pensione?
R. L'Enpacl è un Ente sano, con una discreta patrimonializzazione a garanzia delle prestazioni. Con gli interventi adottati e, soprattutto, con i servomeccanismi introdotti, il sistema sarà più equo e avrà una maggiore capacità di adattarsi ai mutamenti demografici ed economici. Si pensi che, in base alle nostre previsioni, le entrate contributive resteranno superiori alle uscite per prestazioni per oltre 50 anni.