
Quindi i tecnici Consip ritornano in via XX Settembre senza i dati di riferimento del registro e i dati relativi a tutti gli iscritti. E la consegna come si suol dire in questi casi, brevi manu, era ritenuta indispensabile da parte degli inviati del Mef per poter aggiornare il nuovo sito e rendere disponibili agli utenti la nuova modulistica.
Mentre dal sito del registro vecchio, nel frattempo, è scomparsa tutta la sezione relativa alla modulistica. Mere questioni e cavilli burocratiche? Non proprio visto che continuano ad arrivare al vecchio registro via telefono e allo sportello richieste di presentazione delle domande. Soprattutto domande di esonero per il tirocinio e di iscrizione. Al vecchio registro, in attesa di conoscere il proprio destino, si continua a lavorare trovando una soluzione all'italiana. Si ricevono le pratiche, scritte a mano, in forma libera, e si congelano. Si sta formando un frigorifero di pratiche in modo che una volta sbloccato lo status quo si possano inviare i dati ai nuovi proprietari senza danneggiare i professionisti che vorrebbero adempiere alle richieste normative. Il passo indietro sulla modulistica si è reso necessario perché nelle varie norme sulla riscrittura della revisione è previsto che l'iscrizione può avvenire solo su modelli espressamente approvati dal ministero dell'economia. Dunque dopo la proposta formale del consiglio nazionale dei dottori commercialisti di gestire assieme la transizione e di velocizzare sull'emissione dei provvedimenti su tirocinio ed equipollenza (si veda ItaliaOggi del 14/9/2012) il consiglio nazionale è ancora in attesa di un qualche segnale ufficiale da parte del ministero dell'economia che continua a tacere per le vie formali. Mentre la ragioneria non ha sciolto nessuna riserva se non la sibillina affermazione che ha inviato a ItaliaOggi (si veda ItaliaOggi del 15/9/2012) su nuovi sviluppi della faccenda: «Gran parte delle domande possono ritenersi superate alla luce del comunicato pubblicato sul sito internet del Cndcec, al quale si fa rinvio per maggiori approfondimenti».
Insomma a dieci giorni dall'entrata in vigore della riforma sembra che tutti dalla ragioneria ai dottori commercialisti abbiano le mani legate senza sapere chi le ha legate a chi.