
Tra le condizioni di ammissione alla sanatoria è prevista quella del «reddito»: 30 mila euro (anche se relativo al fatturato) per il lavoro dipendente e 20-27 mila euro per il lavoro domestico. Il decreto 7 settembre che ha fissato i limiti ha stabilito anche l'anno di riferimento, il 2011, precisando che va fatto riferimento all'ultima dichiarazione dei redditi o al bilancio di esercizio precedente. Il vincolo all'anno 2011 non pone difficoltà alle famiglie (lavoro domestico), ma dovrebbe escludere dalla sanatoria le imprese e società che hanno avviato l'attività quest'anno non avendo reddito e fatturato per il 2011. E invece il modello EM-SUB contiene un'apposita casella che permette di indicare che «trattasi di azienda di nuova costituzione». Non solo; le istruzioni di compilazione aggiungono che, valorizzando questa casella, sono disabilitate le caselle relative al reddito e al fatturato. Il che sembrerebbe far presumere che la verifica del parametro reddituale possa essere rinviata a un momento successivo.