
Le grandi imprese colpite possono accedere a un finanziamento con capitale di credito di importo massimo pari a quello delle spese annesse alle agevolazioni, composto, si legge all'articolo 11-bis del decreto, «per il 70% da un finanziamento a tasso particolarmente vantaggioso e per il 30% da un finanziamento bancario concesso da un soggetto autorizzato all'esercizio».
Il tasso fisso di interesse applicabile ai finanziamenti a tasso «particolarmente vantaggioso» è pari allo 0,5%.
La copertura è garantita da una quota di 25 milioni di euro della autorizzazione di spesa di cui al comma 361 dell'articolo 1 della legge n. 311/2004. La durata massima dei finanziamenti è di 15 anni.
Le grandi imprese interessate dalla disposizione sono quelle che hanno avuto le loro sedi operative danneggiate nei territori delle regioni colpite, in relazione a spese di investimento connesse, tra l'altro, alla ricostruzione, ristrutturazione e ripristino degli immobili, il trasferimento anche temporaneo dell'attività in altro sito idoneo, l'acquisizione e il ripristino di impianti, attrezzature, beni strumentali e altri beni mobili, il ripristino del magazzino.
Lo stanziamento totale per i danni del sisma ammonta almeno a 2,5 miliardi di euro. Fino a un massimo di 500 milioni proviene dall'aumento del 2% delle accise sulla benzina; 2 miliardi, uno per anno a partire dal 2013, proverranno dalla riduzione degli sprechi della p.a. Senza contare gli stanziamenti del Fondo di solidarietà dell'Ue e i proventi della riduzione dei contributi ai partiti.
Le risorse per il 2012 sono così ripartite: il 95% in favore dell'Emilia Romagna, il 4% in favore della Lombardia e l'1% per il Veneto.
Nel 2013 e 2014, invece, la ripartizione dei fondi sarà rideterminata dopo la definitiva valutazione dei danni anche eventualmente con conguaglio della quota per il 2012. Ai proprietari degli immobili in cui era presente l'abitazione principale è riconosciuto un contributo per la ricostruzione o ristrutturazione fino all'80% del costo sostenuto e riconosciuto per effettuare i lavori. E ai titolari di attività produttive è concesso un contributo per la ricostruzione o ristrutturazione degli immobili destinati ad uso produttivo e degli impianti fino all'80% del costo sostenuto e riconosciuto.
I contributi saranno erogati per un periodo di quattro anni dal momento del riconoscimento del contributo stesso.
Gli emendamenti approvati mettono inoltre in primo piano quanto a importanza e tempistica degli interventi le strutture e le funzionalità scolastiche e quelle dei servizi socio-sanitari.