
Il testo che andrà all'esame dell'aula, prevede 140 milioni a partire dal 2013 per tre anni così suddivisi: 70 milioni per le infrastrutture di ricarica elettrica e per gli incentivi alla ricerca, e 70 per l'incentivazione all'acquisto delle auto. Questi ultimi saranno così suddivisi: 5 milioni per l'acquisto di auto elettriche «pure», 15 per i veicoli «ibridi» o comunque che non emettano più di 95 microgrammi di CO2 per chilometro, e 50 milioni per le auto che emettono tra i 95 e i 120 microgrammi di CO2 per chilometro. Praticamente le auto gpl e metano ma solo per il trasporto conto terzi (carsharing, carpooling, flotte aziendali ecc.).
Presente anche Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente, che si è detto «molto soddisfatto che questa legge si appresti ad andare in porto perché se si avvierà un mercato della trazione elettrica, lo sviluppo tecnologico verrà da se, così come è stato per i cellulari». «Noi siamo stati i primi a credere in una mobilità differente e sostenibile. Noi non siamo gli ambientalisti delle belle parole che pensano a un mondo che ritorni a camminare a piedi o che si vada tutti in bici. Crediamo nella tecnologia ecocompatibile, crediamo nella green economy. Siamo coscienti che l'attuale tecnologia non da grande autonomia alle auto elettriche, ma inizialmente saranno destinate a un impiego essenzialmente metropolitano. Se ben incentivate potrebbero contribuire a migliorare la qualità dell'aria delle nostre città, invase dalle polveri sottili che secondo l'Oms provocano 8 mila morti l'anno nella sola Italia. L'importante è iniziare perché se si avvierà un mercato della trazione elettrica, lo sviluppo tecnologico verrà da se, così come è stato per i cellulari. Poi magari col tempo spero che l'auto elettrica arrivi a soppiantare quella con il motore a scoppio». «Ringrazio inoltre tutti i partecipanti, in particolare i rappresentanti di Meta energia con cui abbiamo collaborato all'iniziativa della regata velica a Marsala e con cui ci stiamo impegnando per una campagna di sensibilizzazione energetica in Italia sul tema dell'efficienza e del risparmio». Infine Erica Botticelli, vicepresidente di FareAmbiente e organizzatrice dell'evento, ha espresso soddisfazione per la prossima approvazione del testo. «Investire nella mobilità elettrica», ha detto la Botticelli, «vuol dire investire sul miglioramento della qualità dell'aria e contribuire a diminuire l'inquinamento». Presenti al convegno anche Pietro Menga, presidente del Cives (commissione italiana veicoli elettrici stradali), Andrea Maria Benedetto, direttore sviluppo prodotto e processo Pininfarina, Alessandro Bernardini, responsabile innovazione e advanced engineering dell'Iveco, Mirco Fucili, responsabile commerciale mobilità elettrica Ducati energia, Alessandro Bartolini, responsabile progetto E-Moving Milano A2A, Natascia Montanari, relazioni esterne – affari istituzionali – studi legislativi Enel, Daniele Bonafede autorità per l'energia elettrica e il gas e Adolfo Panfili, presidente comitato scientifico di FareAmbiente.