
Una bella vittoria per i tanti cittadini stanchi di subire la prepotenza di terzi. Ora se l'insistenza del soggetto supera la normale tollerabilità sfociando in velate minacce esiste un'arma in più per difendersi: c'è infatti la possibilità di chiamare la polizia evidenziando di essere soggetti ad estorsione.
Il caso esaminato dai giudici della Cassazione è emblematico. Un soggetto è stato avvicinato più volte nel corso della giornata da un parcheggiatore abusivo. Il quale ha richiesto monete per la custodia dell'auto con la minaccia di danneggiamento in caso contrario. Alla consegna di un importo monetario ritenuto troppo esiguo dal molestatore l'autista si è allontanato e ha deciso di contattare la polizia. All'esito del procedimento penale il parcheggiatore è stato condannato per estorsione. Non importa, dunque, la modesta quantità di denaro sottesa alla richiesta; quello che conta per qualificare il reato, ha concluso la sentenza, è la minaccia di danneggiamento in caso di mancato pagamento.