
Come Presidente nazionale di FederArchitetti fu Fondatore della Confederarazione dei Sindacati delle Libere Professioni Tecniche (Confedertecnica), credette con caparbietà nella rappresentanza contrattuale Sindacale degli associati fino a chiedere ed ottenerne il riconoscimento Ministeriale come parte sociale in quanto cofirmataria del CCNL per i dipendenti degli studi professionali.
Attore dell'accordo interconfederale del 7 novembre 2003, tra Consilp-Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil Filcams, Cisl Fisascat, Uil UilTucs che portò alla costituzione del Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate e poi riconosciuto dal Ministero del Lavoro con decreto 408/03 del 29 dicembre 2003,( Fondoprofessioni) e della Cassa di Assistenza Sanitaria Supplementare per i Dipendenti degli Studi Professionali - C.A.DI.PROF. Amava definire le professioni tecniche come «le professioni del progetto» di cui rivendicava la rappresentanza «reale», ben distinguendola da quella istituzionale del sistema ordinistico, pur tuttavia avendo particolare attenzione nell'evitare inutili contrapposizioni anzi, criticando duramente quelle iniziative legislative che riteneva, avessero portato solamente allo scontro, sprecando inutilmente energie ed intelligenze che avrebbero dovuto essere incanalate nella organizzazione delle professioni non regolamentate sempre avendo in animo la tutela della società italiana.
Ebbe a cuore il tema delle società interprofessionali e della «concorrenza sleale» da parte dei professionisti che per vari motivi, non esercitavano la professione in modo esclusivo.
Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil Filcams, Cisl Fisascat, Uil UilTucs
Cadiprof e Fondoprofessioni