Un milione e seicentomila rateazioni per un valore di una decina di miliardi. I numeri sulla rateazione delle cartelle di pagamento concesse da Equitalia lo ricorda, il presidente della società di riscossione Attilio Befera a margine di un convegno organizzato da «Magna Charta Nordest» a Villorba (Treviso), cogliendo l'occasione per rispondere ancora una volta agli attacchi alla società da lui presieduta: «Non c'è nessun suicidio a causa di Equitalia». E lo scandisce il direttore dell'Agenzia delle entrate e presidente di Equitalia, Attilio Befera, a chi gli fa presente i numerosi suicidi che hanno coinvolto il Nordest. Befera elenca: «Noi abbiamo concesso rateazioni, bloccato le azioni la dove era necessario, il parlamento, ha aggiunto, ci ha dato la possibilità di fare proroghe, abbiamo dato un milione e seicentomila rateazioni per qualche decina di miliardi. Siamo attentissimi a questo», ha ribadito il direttore dell'Agenzia delle entrate, «poi che la crisi provochi delle situazioni di sconforto, per carità lo riconosco e mi dispiace. Attribuire un rapporto diretto tra suicidi ed Equitalia è scorretto». Rispetto agli studi di settore, Befera ha fatto sapere che «questi vanno rivisti periodicamente per tener conto della crisi e questo», ha proseguito, «è un altro elemento che va a favore dei piccoli imprenditori che hanno problemi di tassazione. Ricordiamoci sempre che pagare le imposte è un obbligo non una facoltà. Abbiamo rivisto gli studi di settore e se necessario», ha concluso, «continueremo a rivederli». Sul rapporto fisco e ricchezza il numero uno di Equitalia ha aggiunto: «Non siamo contrari alla ricchezza, gli imprenditori producono ricchezza e ben venga produzione di ricchezza, cercheremo di essere sempre attenti e di creare un clima di fiducia, lo sto dicendo dal 2010». Per Befera è necessario creare «un clima di fiducia, la ricchezza prodotta è tassata, purtroppo la tassazione in Italia è elevata, ha riconosciuto, ma la ricchezza tassata è intoccabile anche da noi».
Sulle tensioni che hanno interessato alcune sedi di Equitalia nel Paese, Befera ha poi aggiunto: «Mi auguro che sia un fenomeno legato sicuramente alla crisi; legato anche, in parte, al fatto che si è agito per recuperare le imposte evase alle volte anche con azioni particolarmente significative e che forse in Italia non c'era l'abitudine a queste azioni, vedendo cosa accade in Inghilterra e Stati Uniti ci si renderebbe conto», ha concluso, «che qui si è molto più soft».
A chi gli ricordava il blitz dei finanzieri nella «perla delle Dolomiti» a Capodanno Befera ha promesso: «Di polveroni successivi a quello di Cortina ne abbiamo fatti tantissimi, continueremo a farne. Le persone interessate i dati li hanno e siccome c'è comunque una riservatezza se loro intendono darli, li danno altrimenti no. Non li daremo certo noi», ha avvertito, «i dati sintetici, poi, li diamo periodicamente, daremo anche questi».