Arriveranno entro ottobre le linee guida sulla standardizzazione della valutazione dei rischi per le piccole e medie imprese con meno di dieci dipendenti. Sarà completata così la disciplina in materia di sicurezza lavoro (Testo unico n. 81/2008), anche perché è proprio all'interno delle pmi che si registra il numero maggiore di infortuni. Ad annunciarlo è stato Paolo Pennesi, direttore delle attività ispettive del ministero del lavoro, che intervenendo all'apertura del Festival del lavoro di Brescia (in corso fino a domani) ha fatto il punto sull'attuazione della normativa proprio in un momento in cui le piccole realtà produttive rappresentano una sorta di zona franca per effetto di una proroga che scade il 31 dicembre 2012. «Escluderei un ennesimo rinvio», ha spiegato Pennesi, «considerando che stiamo parlando di una normativa del 2008. Non si può andare avanti con l'autocertificazione dei rischi che potrebbe alimentare dei malumori anche in chiave europea. Solo il 10% del nostro tessuto produttivo ha più di dieci lavoratori. E quindi non possiamo giustificare l'esclusione dall'applicazione delle norme sulla prevenzione per una fetta così rilevante del tessuto economico. Fino a oggi la proroga è stata giustificabile per alcuni ritardi che non hanno permesso la stesura del provvedimento. Ma dopo un intenso lavoro della commissione consultiva del ministero, che si è riunita oltre 60 volte negli ultimi anni, adesso stiamo arrivando alla definizione delle linee guida che entro l'autunno diventeranno definitivamente un utile strumento per fare una prevenzione standardizzata anche in un comparto fino ad oggi escluso. Diciamo che piccolo è bello in materia di sicurezza è un principio che non va bene». Ma non solo. Pennesi al Festival organizzato dalla Fondazione Studi e dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro ha fatto riferimento anche a una nuova stagione di controlli che fino al 30 settembre interesserà circa 15 mila imprese del settore edile. Si chiama «Mattone sicuro» l'operazione promossa dal ministero del lavoro che ha dato modo agli ispettori di rilevare continue violazioni della normativa. Con il primo risultato di classificare le infrazioni più frequenti relative alle mancate tutele su frane, seppellimento uomo e cadute dall'alto.